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BONOMO (CONFARTIGIANATO): BENE L’ABOLIZIONE DEL DURT. LA POLITICA COMPLETI L’OPERA SOPPRIMENDO LA RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI

Dopo la decisione della Commissione Affari Costituzionali e Bilancio del Senato

La Commissione Affari Costituzionali e Bilancio del Senato si è espressa ieri  per l’abolizione del Durt (documento unico di regolarità tributaria), che, all’interno dell’istituto della responsabilità solidale negli appalti,  avrebbe obbligato mensilmente appaltatori e subappaltatori, per ottenere il pagamento dal proprio cliente, a chiedere all’Agenzia delle Entrate il documento che attesta l’assenza di debiti tributari.  
“Non appena proposto dalla Camera dei Deputati una decina di giorni fa,  abbiamo immediatamente denunciato la gravità potenziale di questo ennesimo inutile adempimento – dichiara Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Vivenza -. Ora qualcuno se ne è reso conto, ma l’opera a mio avviso è incompleta. È necessario sopprimere definitivamente la responsabilità solidale negli appalti”.
Tale responsabilità obbliga alla corresponsabilità del versamento delle ritenute, relative ai dipendenti utilizzati per appalti e subappalti. “Questo provvedimento, oltre a non centrare l’obiettivo di arginare il lavoro nero e l’economia sommersa, rallenta in modo preoccupante i pagamenti, che, in questo momento in particolare, sono l’unica possibilità di sopravvivenza di moltissime imprese vista l’impossibilità di accedere a nuovo credito. La scarsa liquidità delle imprese – continua Bonomo – non può essere frutto anche di un cumulo di inutili adempimenti burocratici oltre che al momento di stretta creditizia delle Banche. Le imprese hanno bisogno di semplificazioni non di aggravi burocratici, per generare lavoro, sviluppo e ricchezza nei territori”.
“Bene quindi che ci sia resi conto dell’assurdità del Durt, ma – conclude Bonomo – è  giunto il momento di intervenire in maniera definitiva eliminando aggravi, difficoltà e ritardi che le piccole imprese sono costrette a sopportare nello svolgere, in questo caso, i compiti di controllo che spettano all’amministrazione finanziaria. Quella classe politica che ogni giorno si erge a paladino dell’impresa e del lavoro, adotti decisioni drastiche e coraggiose: inizi  con il togliere di mezzo questo macigno dalla strada delle imprese”.