BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): «I DATI UNIONCAMERE SULLA NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE DICONO CHE L’ARTIGIANATO VICENTINO RESISTE ANCORA»
«Nel Veneto è andata meglio che in Italia e nel Vicentino è andata meglio che nel Veneto. Non sarà una grande consolazione, ma almeno possiamo constatare con quanta forza le piccole aziende della nostra provincia resistano al persistere della crisi». Così Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, commenta i dati Movimprese Unioncamere diffusi oggi relativamente al primo trimestre 2013, osservando cifre e percentuali.
«A livello nazionale – spiega Bonomo – nel raffronto fra natalità e mortalità delle aziende artigiane spicca in tutta la sua eloquente drammaticità la perdita di 21.185 aziende, l’1,47% in meno sul già difficile inizio 2012; nel Veneto si sono perdute 1.777 ditte, pari al -1,28%; nel Vicentino registriamo un saldo negativo – direi fisiologico – di 228 unità, pari a un -0,89%, il che equivale ad avere oggi 25.371 imprese artigiane attive. Una cifra complessiva che rimane dunque pressoché stabile, a dimostrazione di un sistema territoriale con solide radici e, soprattutto, animato da una tenacia imprenditoriale straordinaria, capace finora di reggere agli urti peggiori, compresi quelli derivanti da un sistema-Italia che spesso e volentieri pare “giocare contro” le ragioni dell’economia, a cominciare dalla burocrazia».
«In più – aggiunge Bonomo – va rilevato, come opportunamente segnala la stessa Unioncamere, che il primo trimestre di ogni anno presenta normalmente saldi negativi, dato che a fine anno si concentra un numero elevato di cessazioni d’attività, il cui riflesso si registra poi negli archivi camerali delle prime settimane di ogni nuovo anno».
«Certo è – conclude Bonomo – che la rilevazione Movimprese porta per l’ennesima volta alla ribalta uno stato di sofferenza del mondo produttivo al quale la classe politica non risponde, persa ancora una volta nelle sue irresponsabili schermaglie di palazzo».