BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): LETTERA AI SINDACI SULLA TARES PER INVITARLI A PRESTARE ATTENZIONE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
«Come già per l’IMU, anche per la Tares ci attendiamo che i Comuni del Vicentino prestino particolare attenzione, agevolando le piccole imprese, applicando tariffe ridotte alle attività produttive». È l’auspicio che Agostino Bonomo, presidente provinciale di Confartigianato Vicenza, rivolge in una lettera inviata ai sindaci della provincia.
Dopo la decisione, a inizio anno, di posticipare da aprile a luglio il pagamento della prima rata, la questione tornerà tra non molto a presentarsi. «Come dissi a suo tempo, quel rinvio non ha fatto che spostare il problema senza risolverlo. Ma il tempo corre e non possiamo permetterci che le aziende nulla ancora sappiano e nulla possano prevedere in termini di costi – continua Bonomo-. Eppure, riteniamo che proprio la Tares sia un argomento importante, che dovranno valutare anche i candidati nei Comuni in cui avverrà il rinnovo delle amministrazioni».
Confartigianato Vicenza, infatti, teme che questa nuova tassa sui rifiuti e sui servizi comunali – che sostituisce la Tarsu e le tariffe rifiuti Tia – si traduca in una stangata ulteriore per le imprese, visto che il Governo si aspetta dalla Tares maggiori entrate per i Comuni pari a 1 miliardo nel 2013 e altrettanto nel 2014, ovvero un incremento di 16 euro per abitante. In effetti, dalle prime simulazioni effettuate con i dati di alcuni Comuni della provincia (di diverse dimensioni) emerge che l’aumento della tassa rifiuti si aggira da un minimo del 10% rispetto alla Tia (applicata in 33 Comuni) fino a un massimo del 25/30% rispetto alla Tarsu (applicata in 88 Comuni) per effetto dell’obbligo della totalità del costo dello smaltimento rifiuti.
«In 10 anni le tariffe rifiuti in Italia sono cresciute del 57%, quasi 23 punti in più rispetto all’Area euro, con inevitabili ricadute anche sulle imprese. Ora, con la Tares, non solo la percentuale è destinata ad aumentare, ma potremmo anche trovarci nella paradossale situazione di tassazioni di molto diverse in Comuni contermini».