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BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): «NELLA MANOVRA SACRIFICI MA POCO SVILUPPO PER LA PICCOLA IMPRESA»

«Nessuno – commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – si è mai nascosto la gravità del compito affidato al governo Monti, chiamato a far uscire l’Italia da una drammatica situazione. E proprio noi artigiani – a differenza di altri settori ben più tutelati – sappiamo cosa vuol dire la parola sacrificio. Per cui, l’amara ricetta della manovra – che fra l’altro ci impone l’aumento dei contributi previdenziali e pensioni più lontane – non ci sorprende sul versante dei prelievi aggiuntivi. Con altrettanta onestà, però, osservo che ci aspettavamo qualche segnale più evidente nel campo degli sforzi per far riprendere fiato allo sviluppo, specie quello delle piccole imprese che, piaccia o no, restano l’asse portante del nostro sistema produttivo».
«Invece temo – prosegue Bonomo – che misure come quelle riguardanti il rinvigorimento del Fondo Centrale di Garanzia per i finanziamenti non arrivino a toccare l’artigianato, prevedendo una soglia di accesso troppo alta. È per questo che mi permetto di ricordare al presidente Monti, uomo di grande esperienza e levatura europea, le direttive della stessa UE in materia di provvedimenti da tarare sempre e necessariamente sulle Pmi contenute nello Small Business Act divenuto, in Italia, lo Statuto delle Imprese. Mi auguro che se ne tenga conto presto, ad esempio quando verrà il momento di affrontare temi quali l’abbattimento della burocrazia e il sostegno all’innovazione».