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BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): «VIA L’IMU SUGLI IMMOBILI PRODUTTIVI, CHE SONO LA NOSTRA PRIMA CASA»

Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Vicenza

Nella riforma dell’Imu, di cui si occuperà oggi il Consiglio dei Ministri, un elemento va assolutamente tenuto presente, e cioè la necessità dell’esonero dalla tassa sugli immobili produttivi. A ribadirlo è Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza.

A giudizio del quale «è profondamente ingiusto che i capannoni siano trattati alla stregua delle seconde case: i nostri laboratori vanno esentati dall’imposta perché sono la nostra prima casa. La casa di chi, nonostante tutte le difficoltà, lavora e dà lavoro, ha ancora il coraggio di fare impresa in momenti difficili, sostenendo l’economia e la società del Paese».
Che gli imprenditori non possano più sopportare ulteriori aumenti di pressione fiscale, né l’incertezza sui tempi e le modalità di applicazione dei tributi, Bonomo lo sostiene citando anche i dati dell’Ufficio Studi nazionale Confartigianato, secondo i quali le aziende non solo hanno pagato 9,3 miliardi di Imu sugli immobili produttivi nel 2012, ma hanno anche dovuto affrontare dal gennaio di quest’anno un ulteriore peso (+ 8,3%, pari a 491,2 milioni) dell’imposta municipale sui capannoni, dovuto all’aumento da 60 a 65 del moltiplicatore da applicare alle rendite catastali. E le brutte notizie non si fermano qui perché si stima che la Tares, il nuovo tributo su rifiuti e servizi, provocherà un aumento del 17,6% rispetto a quanto avviene con le attuali Tarsu e Tia. Tutto questo mentre i rincari nel resto dell’Eurozona sono molto più bassi. «In più – conclude Bonomo – vanno trovate soluzioni che, oltre a evitare l’inasprimento della tassazione, siano capaci di garantire la semplificazione impositiva e amministrativa».