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Caro gasolio, interventi subito: a rischio il trasporto scolastico

Della Valle: “Insostenibili i costi del gasolio. Servono clausole di revisione prezzi e la compensazione negli appalti pubblici. Incontreremo l’ANCI per esporre il problema e capire come uscirne”

9 marzo 2022

“Dopo un anno, il 2020, con i mezzi fermi e un 2021 di ripresa lenta e a singhiozzo, le nostre imprese erano tornate a lavorare. Ora con la situazione della guerra in Ucraina e relative conseguenze sul prezzo del gasolio, con aumenti insostenibili che in pochi giorni hanno toccato anche un +20%, per molte aziende lo spettro di un altro stop è reale. Così come concreto è il pericolo che il fermo per il costo di queste materie prime diventi definitivo per più di qualcuno”.

Quello di Willy Della Valle, presidente della categoria Autobus Operator di Confartigianato Vicenza, sulle ricadute delle crisi Russia-Ucraina è un commento amaro. Il settore, infatti, è stato duramente colpito dalla pandemia e ora un nuovo problema investe le imprese del comparto.

Il trasporto scolastico

“Molti dei nostri artigiani lavorano con il settore pubblico, in tanti si sono messi a disposizione per il trasporto di studenti in affiancamento all’impresa pubblica a seguito delle norme anti contagio, molti altri effettuano trasporto scolastico (scuolabus), per tutti loro servono clausole di revisione prezzi e la compensazione negli appalti pubblici, come per l’edilizia, ma non tra 15 giorni o un mese: ora – continua Della Valle-. I costi da sostenere per mettere in moto i mezzi sono, infatti, tali che la marginalità si sta azzerando quando non ci costringono addirittura a lavorare sottocosto. Per questi motivi prevediamo di incontrare l’ANCI in maniera da trovare una soluzione con i Comuni, per esempio con clausole legate al costo del gasolio attualmente non previste. Il rischio reale è che il servizio si interrompa perché per le imprese, anche se sono previste sanzioni e a volte pesanti per l’interruzione del servizio, lavorare in perdita senza sapere per quanto e di quanto è ancora peggio”.

Altro tema sono i bus turistici

Spiega Della Valle: “Dopo due anni si sperava in una reale ripresa. A fronte di quanto sta accadendo è chiaro che anche questo settore va sostenuto per esempio applicando, come già per il trasporto merci, il recupero di parte dell’accisa pagata sul carburante; potendo usufruire, come già per chi opera nel settore del trasporto merci in conto terzi, di agevolazioni quali lo sconto dei pedaggi autostradali o di contributi a fondo perduto sull’acquisto di nuovi autobus naturalmente più rispettosi dell’ambiente. Misure queste che possono aiutare il settore a rimettersi in piedi e camminare e non a continuare a zoppicare”.