Cavion (Confartigianato) sul DL Lavoro
“Visione moderna e interventi condivisibili. L’auspicio è che vengano studiati interventi, magari con adeguata Riforma Fiscale, anche per chi il lavoro lo offre: le imprese”
Sul DL Lavoro approvato il 1° maggio dal Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni, interviene Confartigianato Imprese Vicenza.
“In attesa di conoscere i dettagli delle diverse misure, la prima buona notizia è il superamento del reddito di cittadinanza a favore di misure più concrete dedicate a chi effettivamente e realisticamente non è occupabile. Un tema sul quale Confartigianato ha tenuto sempre alta l’attenzione – commenta il presidente Gianluca Cavion-. Il reddito di cittadinanza è stato uno strumento che, pur nato con le migliori intenzioni, è stato applicato in maniera indiscriminata e ‘a pioggia’ con gli effetti, soprattutto per le casse dello Stato, che tutti conosciamo. Ora invece vi accederà solo chi presenta condizioni tali da non poter essere occupato, di conseguenze la platea del reddito di cittadinanza di riduce notevolmente a sostegno di chi davvero ne ha bisogno”.
“Per sostenere l’occupabilità, per le imprese – aggiunge Cavion- sono previsti incentivi per chi assume personale. Ora si tratta di capire come si procederà anche perché, ed è un tema caldo in questi ultimi mesi, non sempre le aziende trovano le professionalità e le competenze di cui hanno bisogno. Insomma c’è anche da prendere in considerazione il problema della corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro in termini qualitativi, e non solo quantitativi”.
Sulla riduzione del costo del lavoro con un taglio contributivo che, fino al 31 dicembre, riguarderà i lavoratori dipendenti con reddito lordo fino a 35mila euro, Cavion aggiunge “‘ben vengano misure atte a contrastare il costo della vita e a stimolare i consumi, parte dei quali interessano anche prodotti dell’artigianato, che ci auspichiamo possano venire stabilizzate. Al proposito però vanno fatte due osservazioni. Chiediamo in primis una riduzione del costo del lavoro anche per la quota a carico del datore di lavoro. La seconda è che si arrivi anche per i lavoratori autonomi ad analoghe misure, ed è con questo auspicio che seguiamo con interesse la riforma fiscale”.
Confartigianato poi interviene sulla semplificazione dei rapporti di lavoro in particolare su quelli a tempo determinato. “Sul contratto a termine sono state poste limitazioni tali che i soggetti coinvolti, da ambo le parti, dovevano trovare soluzioni mediate per far fronte alle rispettive necessità – continua Cavion-. Ora, riconducendo alla contrattazione collettiva la definizione delle causali che giustificano il contratto a termine si può prolungare l’assunzione a tempo determinato oltre i 12mesi bilanciando gli interessi di lavoratore e datore di lavoro. Sempre in ambito contrattualistico sono stati eliminati gli appesantimenti burocratici previsti dal Decreto Trasparenza al momento dell’assunzione. In pratica, recependo il nostro Paese una Direttiva Europea, aveva superato il maestro e al momento dell’assunzione forniva al neo assunto tomi di documenti per informarlo di tutto quanto riguardava il nuovo impiego. Ora la cosa si farà più snella a favore di una maggiore chiarezza d’informazione e semplicità di consultazione”.
“Il nostro giudizio sul Decreto è positivo e, anche se sappiamo che la coperta è corta, speriamo che il suo impianto sia strutturale che abbia cioè una visione anche per gli anni a venire– conclude Cavion-. Il DL imbocca la strada della lettura del mondo del lavoro tenendo conto dei cambiamenti che hanno investito, in maniera diversa, i diversi soggetti coinvolti. Se, come ricorda la Costituzione, il nostro Paese è fondato sul lavoro vanno presi inconsiderazione i diritti e i doveri tanto di chi il lavoro lo svolge che di chi il lavoro lo offre studiano strumenti e misure adeguati ai diversi ruoli. In questa fase non servono anacronistici dibattiti ma moderne soluzioni in un’ottica, come ho già avuto modo di dire, dell’inclusività. Solo lavorando tutti assieme, infatti, potremo cogliere i necessari obiettivi di crescita”.
Nell’immagine, la Sala del Consiglio dei Ministri di Palazzo Chigi, a Roma. Foto di Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri (Note legali) – Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri, CC BY 4.0, Link