CEAV, OTTOBRE 1986- OTTOBRE 2011: LA CASSA EDILE ARTIGIANA VENETA COMPIE 25 ANNI
Ha inaugurato un nuovo modello di relazioni sindacali, fondato sulla bilateralità e la territorialità; opera nel settore edile da un quarto di secolo con iniziative di prevenzione, di formazione, di sostegno e assistenza, di approfondimento delle conoscenze, di qualificazione. Questo il biglietto da visita della Ceav, la prima a livello nazionale e più grande cassa edile del settore artigiano, a 25 anni dalla fondazione.
«Venticinque anni fa siamo partiti con 1.639 imprese iscritte, a fine 2010 erano 4.469, e i dipendenti che assistiamo sono saliti dai 4.514 del primo anno ai 13.016 di fine 2010 – ha spiegato il presidente della Cassa, Virginio Piva, incontrando la stampa -. Nel 2010 abbiamo erogato quasi 6 milioni di euro a più di 8.500 lavoratori per malattia, infortuni, maternità, studio e anzianità professionale. A ciò si aggiungano i 16,4 milioni erogati per le gratifiche natalizie e i 584 mila euro nell’ultimo biennio per il sostegno dell’ apprendistato. Complessivamente nel 2010 abbiamo erogato prestazioni per oltre 26 milioni di euro».
«Basterebbero questi dati –ha sottolineato il Vice Presidente Ceav Alberto Ghedin- a testimonianza della bontà dell’intuizione di chi volle fondare, un quarto di secolo fa, la CEAV. Tant’è che il nostro “modello” fondato sulla bilateralità regionale è stato esportato nel corso egli anni in molte altre aree del Paese ed ha ispirato, qui in Veneto, la nascita dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto che si occupa da oltre 20 anni di tutti gli altri mestieri».
Da aggiungere che, anche grazie alla costante attenzione di CEAV per la prevenzione antinfortunistica (corsi di aggiornamento e formazione, fornitura di materiale ecc…) nell’edilizia artigiana gli infortuni calano costantemente: meno 10% nel solo 2009.
Fa parte del “bilancio sociale” della CEAV anche l’emissione di oltre 94 mila certificazioni DURC (documento unico di regolarità contributiva) il risultato più elevato in regione e al sesto posto a livello nazionale.
All’incontro con la stampa è stato anche presentato l’Osservatorio trimestrale sul mercato delle costruzioni in Veneto, promosso da CEAV assieme a Unioncamere del Veneto e realizzato dal Cresme.
«Dalle rilevazioni – ha illustrato il direttore del Centro Studi di Unioncamere Serafino Pitingaro – emerge che, dopo un calo del 30% circa nell’ultimo triennio del volume di affari, la situazione sembra essersi stabilizzata: solo meno 0,3% nel secondo trimestre 2011 ma con una dinamica differenziata: leggermente negativa per le imprese artigiane (-0,5%), mentre per quelle non artigiane si segnala per la prima volta da tempo un timido segnale positivo (+0,1%), rispetto a un anno prima. Ma segnali incoraggianti vengono dalle attività di recupero e rinnovo edilizio e dalle nuove tecnologie. Cala l’occupazione dipendente (meno 2,8%), ma crescono lavoro autonomo (più 7,9%) e società di capitale del settore artigiano (più 7,6%) e cooperative e consorzi artigiani (più 5,2%). Per il 2011 complessivamente la rilevazione registra un incremento del giro d’affari dell’1,7%».