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Cesar Formazione: diplomati giardinieri d’arte e tecnici casari a Vicenza

Ci sono specializzazioni “di nicchia” che rischiano di sparire non solo perché mancano le conoscenze ma anche perché, spesso, chi volesse intraprenderle non sa come fare.

Ed è qui che a far la differenza c’è il CESAR. L’ente di formazione di Confartigianato Imprese Vicenza ha infatti contribuito fattivamente per i diplomi di “Giardinieri d’arte per giardini e parchi storici” e per “Tecnico Casaro”. Due professioni che rispondono a specifiche esigenze del territorio e che contribuiscono anche a mantenere vivo un patrimonio unico, come sono appunto le aree verdi delle dimore storiche di cui è disseminato il Veneto e la lavorazione del formaggio, che produce varietà gustose e apprezzate da tanti consumatori.

I PERCORSI

Giardinieri d’arte per giardini e parchi storici

Sono 16 i “diplomati” dal Cesar che hanno ricevuto l’attestato nel corso di una cerimonia ospitata a Palazzo Grandi Stazioni a Venezia. Si tratta di allievi che hanno svolto il percorso – completamente finanziato con il bando regionale e fondi PNRR – di 600 ore con CESAR e che hanno sostenuto l’esame di qualifica regionale.
Con il Veneto, sono altre 12 le Regioni che hanno attivato tale percorso, per un totale di 89 a livello nazionale, e che hanno diplomato, tra il 2023 e 2024, 108 Giardinieri d’arte nel Veneto e 981 a livello nazionale. Altri corsi sono stati avviati per il 2025 in Veneto, per un totale di 286 persone.

A conclusione della prima programmazione regionale per “Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici” (DGR 552/2023), il Ministero della Cultura ha proposto la creazione di un elenco dei qualificati allo scopo di assicurare la massima visibilità e il necessario rilievo istituzionale sia all’investimento pubblico che all’impegno di ciascuno dei corsisti. L’elenco sarà reso pubblico sul portale istituzionale della Regione del Veneto (spazio operatori) nonché sul sito dell’Associazione dei Parchi e Giardini d’Italia, APGi, partner del Ministero della Cultura.

In apertura della cerimonia di consegna dei diplomi Santo Romano, direttore Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, e Massimo Marzano, direttore Direzione Formazione e Istruzione della Regione del Veneto, hanno sottolineato come la creazione di una nuova qualifica professionale spendibile nel mercato sia di fatto l’obiettivo principale che la Regione si pone e che, in questo caso, sia stata una sfida vinta grazie alla collaborazione degli Uffici regionali con il Ministero della Cultura.

A portare i saluti del Ministero della Cultura  è intervenuto Luigi Scaroina, dirigente Servizio VIII – Attuazione PNRR e coordinamento della programmazione strategica, che ha ribadito il valore culturale oltre che ambientale dei giardini storici in Italia, di cui più della metà solo in Veneto, e del valore progettuale di questa esperienza, che ha consentito di avere professionisti del settore spendibili sul mercato e a servizio delle ville, possibilmente attraverso l’istituzione di un Albo Nazionale dei Giardinieri d’Arte; i numeri parlano di un progetto complesso ed esteso a livello nazionale, che ha portato alla formazione di più di 1200 giardinieri d’arte.

Carolina Botti, di ALES Arte Lavoro e Servizi, società in-house del Ministero, ha sottolineato come il restauro del patrimonio dei giardini e parchi storici vada affiancato a un’attività di formazione specifica, come accade per i restauratori, a fronte di una richiesta sempre crescente di manodopera specializzata.

Fabio Menin, direttore Unità Organizzativa, Programmazione e gestione formazione professionale e istruzione, ha raccolto le esperienze di alcuni nuovi giardinieri d’arte e responsabili di giardini e parchi storici, facendo emergere l’entusiasmo e la consapevolezza di aver partecipato a un percorso di crescita e di tutela del patrimonio culturale veneto.

A portare la sua testimonianza, nella sduplice veste di partecipante al percorso formativo e di presidente regionale del Gruppo di Mestiere Imprese del Verde di Confartigianato Imprese Veneto, è intervenuto Giuseppe Lumia: “È stato – ha detto – un percorso formativo molto impegnativo, che ha dato tantissimo sia alle giovani generazioni di allievi senza esperienza pregressa e sia alle imprese che hanno partecipato, accrescendo le loro competenze e ponendo così le basi per nuovi sbocchi lavorativi. Confartigianato Imprese Veneto è stata da subito protagonista fin dalla fase di progettazione, confermando così il suo ruolo di promotrice di iniziative che mettono in relazione imprese, cultura e territorio. A questo proposito, il nostro ringraziamento speciale va all’Associazione per le Ville Venete, che ha collaborato fattivamente individuando le sedi per la realizzazione della parte pratica e dei tirocini e per il supporto nell’ambito del progetto”.

Tecnico Casaro

Si sono svolti invece a Thiene gli esami di qualifica IFTS per la figura di “Tecnico Casaro” che, alla fine di un apposito percorso, hanno consegnato il certificato di specializzazione “diplomando” così 13 nuovi Casari. Il percorso è stato realizzato dal Cesar – ente di formazione di Confartigianato Imprese Vicenza accreditato dalla Regione Veneto e ideato e progettato dall’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Statale Aulo Ceccato di Thiene nonché dall’Agenzia Veneta per l’innovazione nel settore primario – Veneto Agricoltura. Un corso gratuito, finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021/2027 e dalla Regione Veneto.

La scelta di Thiene quale sede del corso non è casuale. Thiene e i territori limitrofi da sempre rappresentano un punto di riferimento per la produzione, la lavorazione e il commercio dei prodotti lattiero-caseari. Lì ha sede, inoltre, l’Agenzia Regionale Veneto Agricoltura con il suo Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari, Ente di Ricerca iscritto all’anagrafe ministeriale del MIUR, che rappresenta la continuazione della storica Latteria Didattica “Pietro Marconi”, sorta nel 1926, e del successivo Istituto Lattiero Caseario di Thiene che, fino al 1993, ha formato migliaia di studenti provenienti da tutta Italia.

Il corso si è svolto da novembre 2023 a novembre 2024, per un totale di 800 ore complessive. Nello specifico si è articolato in 400 ore di lezioni teorico/pratiche e 400 ore di stage nelle imprese aderenti. Gli studenti hanno acquisito non solo competenze agroalimentari e tecniche, ma anche linguistiche, scientifiche, tecnologiche ed economiche, organizzative, comunicative e relazionali. 

Ai partecipanti viene rilasciato un certificato di specializzazione tecnica superiore pari al IV livello EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche). 

Dal Ministero 13,8 milioni al Distretto Lattiero Caseario Veneto
“I miei complimenti al Distretto Lattiero Caseario Veneto che ha ottenuto dal Ministero dell’Agricoltura un finanziamento di 13,8 milioni di euro partecipando al bando ‘Distretti del cibo’ e classificandosi secondo su 56 progetti presentati a livello nazionale. É la conferma che quando lavorano assieme, le imprese agricole venete lo sanno fare bene, con progettualità e sinergia, innovando grazie alla tecnologia ma con radici ben salde nella tradizione. Una tradizione che ci conferma tra le prime regioni italiane per produzione lattiero-casearia di qualità”.
Questo il commento dell’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner alla notizia dell’importante riconoscimento ministeriale al Di.L.Ca.Ve., costituitosi nel 2022 su proposta dell’ A.Pro.La.V. tra aziende agricole, Consorzi di tutela dei formaggi Dop Asiago, Montasio e Piave, latterie cooperative Lattebusche, Latteria di Soligo, Latterie Vicentine, Latteria Sant’Andrea e Università di Padova.
“Importanti sono i finanziamenti che arriveranno per uno sviluppo integrato del sistema produttivo, ma soprattutto quello che vale è il mettere insieme conoscenze, esperienze e professionalità dei singoli a vantaggio di tutti i produttori veneti, in un vero spirito di cooperazione territoriale. Seguiremo con attenzione l’evolversi del progetto, anche per connetterlo alla programmazione regionale, sicuri del suo successo”, conclude Caner.