Skip to main content







CIG IN DEROGA: ZAIA E DONAZZAN, “RIFINANZIARLA SENZA SE E SENZA MA O LE REGIONI RIMETTONO LA DELEGA AL GOVERNO”

“La Cassa integrazione in deroga va rifinanziata subito, senza se, senza ma e soprattutto senza fare il gioco delle tre carte con le Regioni da parte di un Governo che deve rispondere nel merito e nell’urgenza dei problemi piuttosto che andar in giro per l’Europa con il cappello in mano dalla Merkel. Renzi smetta con gli annunci e faccia un decreto accettabile su un istituto come la cassa in deroga che ha consentito in Veneto la salvaguardia del patrimonio economico e professionale delle imprese”. Con queste parole il Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta gli allarmi lanciati anche oggi, da Mestre (Venezia) dove, nella sede di Veneto Lavoro, si è riunita ancora una volta la Commissione Regionale per la Concertazione tra le Parti Sociali (CRCPS) presieduta dall’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, per aggiornare la questione relativa alla bozza di decreto interministeriale sulla Cig in deroga. Secondo il Governatore veneto “la situazione dei lavoratori interessati sta diventando insostenibile e il Governo deve cambiare rotta, decidere in fretta ma con responsabilità, trovare le risorse necessarie oppure giovedì prossimo a Roma, nell’incontro con il Governo le Regioni, il Veneto per prima, rimetteranno le deleghe a Matteo Renzi”. “Vorrei chiarire una volta per tutte che la Cig in deroga non è un gentile regalo del Governo. Sono soldi che per anni imprese e lavoratori hanno dato alla fiscalità generale e che ora devono essere restituiti al territorio – prosegue Zaia -. Da noi la Cig è stata usata in modo millimetrico e virtuoso dalle imprese (e la Regione può monitorarne in ogni momento l’utilizzo), non si è sprecata una lira, e le aziende hanno utilizzato solo il 22% dei fondi a disposizione : – conclude Zaia – siamo stati virtuosi anche in questo”. Nell’incontro di Mestre, la CRCPS ha espresso nuovamente, e in maniera crescente, la preoccupazione che migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori versino nella più totale incertezza ribadendo, altresì, come la gestione della crisi attraverso il corretto utilizzo della Cig in deroga in Veneto sia stata efficace per salvaguardare aziende e posti di lavoro. “Dallo scorso gennaio ad oggi non abbiamo ricevuto un solo euro dell’annunciato decreto sulla copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali –rileva Donazzan– e dunque i lavoratori non hanno percepito alcuna indennità. C’è da chiedersi come facciano a sopravvivere. Il Governo teorizza molto e concretizza poco, rimandando a data da destinarsi il nuovo provvedimento e soprattutto la definizione delle risorse necessarie a coprire il fabbisogno 2014”. “Solo il senso di responsabilità e la forte coesione sociale tra la Regione, i sindacati e le associazioni di categoria – incalza l’Assessore – hanno permesso di “tenere” durante la crisi ma oggi la situazione diventa ingestibile: lavoratori senza stipendio e indennità e imprese costrette a pagare i contributi e le tasse”. In questi anni, la Cassa integrazione in deroga in Veneto ha dato risposte a 85.559 lavoratori e 16.214 aziende in difficoltà; le risorse gestite in modo molto positivo dalla Regione, sono state di 138 milioni 683 mila euro nel 2013. Nel 2014, al 30 giugno, sono 7.933 le aziende che hanno richiesto la Cig in deroga e 39.517 sono i lavoratori, e le loro famiglie, che non stanno percependo indennità. “La cifra che attendiamo per le nostre imprese e i nostri lavoratori, più volte promessa dal Governo – ricorda Donazzan – è di 38 milioni 895 mila euro” Mancano le risorse nazionali anche per un altro ammortizzatore sociale, la mobilità in deroga (relativa a quei lavoratori che hanno terminato la disoccupazione e non sono ancora occupati): oggi, in Veneto, questi lavoratori sono 4.361 per un fabbisogno di risorse che ammonta a circa 34 milioni 371 mila euro.

Tabella riassuntiva sulla Cassa integrazione in deroga nel Veneto:

ANNO 2013
Aziende 16.214
Lavoratori 85.559
Totale Importi pagati 138.689.000,00 €

ANN0 2014 (al 30 giugno)
Aziende 7.933
Lavoratori 39.517
Totale importi non pagati per mancanza di risorse da parte dello Stato 38.895.000,00 €