CLAUDIO MIOTTO, CONFARTIGIANATO DEL VENETO: “2009 FORTEMENTE NEGATIVI TUTTI GLI INDICATORI CONGIUNTURALI
08/06/2009CLAUDIO MIOTTO, CONFARTIGIANATO DEL VENETO: "2009 FORTEMENTE NEGATIVI TUTTI GLI INDICATORI CONGIUNTURALIGli scenari 2009 – 2012 per l'economia della nostra Regione in base al rapporto Confartigianato del Veneto – Studio Sintesi sull'economia del Veneto in base ai dati Prometeia CalcoloNel 2009 anche l'economia e la società venete rallenteranno bruscamente il proprio sviluppo. Calerà il PIL (-3,9%) anche se meno della media italiana, freneranno anche i consumi delle famiglie (-1,6%) e si arresteranno in modo drastico gli investimenti (-12,3%). Aumenterà anche il tasso di disoccupazione (dal 3,5 al 4,3) ed anche l'export subirà un brusco stop (-11%).Sono i segni meno quelli che imperversano nel rapporto semestrale sull'economia veneta 2008 e i suoi scenari futuri, che la Confartigianato del Veneto ha realizzato con il centro studi Sintesi, su dati Prometeia. "Due i dati più significativi che emergono dall'indagine, secondo me, la prima è che il 2009 sarà una annata durissima nella quale si esplicheranno tutte le potenzialità di una crisi che peserà soprattutto sulla piccola impresa e sull'artigianato; la seconda è che, nonostante tutto, la capacità di tenuta del sistema economico veneto si dimostra una volta di più straordinario -commenta il presidente della Confartigianato del Veneto, Claudio Miotto- Però è evidente che le difficoltà aumentano, e se non ci sarà un fronte comune tra Imprese, Regione e Governo per agevolare l'accesso al credito, la domanda e sostenere l'occupazione, anche un sistema economico ed una società forti come lo sono quelli veneti entreranno in affanno".Quest'anno, in base all'indagine, il PIL veneto calerà del -3,9%, ben al di sotto dell' -0,7% dell'anno scorso, ma meglio del -4,2% della media nazionale. Quanto ai consumi delle famiglie, la contrazione prevista è di -1,6 punti, molto inferiore del -0,6% calcolato appena sei mesi fa; Sembra lontanissimo il 2007 quando la spesa delle famiglie venete metteva a segno un più 1,7%. Forte rallentamento anche per gli investimenti fissi: da un rallentamento dello -2,6% del 2008, si scende quest'anno ad un incredibile -12,6%.Frena anche la dinamica del valore aggiunto: per l'industria -11,2% il calo 2009 sul 2008; le costruzioni (-9,5%) e i sevizi (-0,2%). Si mantiene positivo, invece, il trend dell'agricoltura: più 2,1 nel 2008, più 0,8 quest'anno.Anche per quanto riguarda il mercato del lavoro, le dinamiche che si dovrebbero delineare per il prossimo futuro, in ragione anche delle difficoltà emerse negli ultimi mesi, lasciano presagire una progressiva regressione. Il tasso di occupazione in Veneto scenderà al di sotto del 44% mentre il tasso di disoccupazione salirà oltre i 5 punti percentuali (in misura comunque complessivamente minore rispetto al Nord Est e all'Italia).Forte battuta d'arresto infine per il commercio estero. Le esportazioni del Veneto, dopo la frenata dell'anno scorso (meno 9%), dovrebbero contrarsi ulteriormente di 11 punti, mentre le importazioni, crollate nel 2008 di 12,3 punti, dovrebbero scendere di un altro 9,1% Il combinato disposto dei due dati dovrebbe comunque portare ad un saldo positivo tra import ed export regionale anche per il 2009. "Le dinamiche del nord Est, e del Veneto in particolare pur fortemente negative, restano migliori rispetto alla media nazionale -commenta Miotto- Risulta però evidente dall'indagine, che la straordinarietà del momento necessita azioni altrettanto straordinarie. La capacità del nostro sistema economico di produrre ricchezza e benessere non sarà sufficiente se abbandonato a se stesso". "Serve -conclude Motto- un grande patto tra Parti Sociali ed Istituzioni regionali affinché si aumenti il credito alle piccole e medie imprese; si varino misure che stimolino la domanda e soprattutto vengano garantite risorse sufficienti al mantenimento degli ammortizzatori sociali sino a aundo sarà necessario".Dati congiunturali