COGO (ANAP CONFARTIGIANATO VICENZA): “I PENSIONATI PERDONO PROGRESSIVAMENTE POTERE D’ACQUISTO”
“Negli ultimi quattro-cinque anni i pensionati sono la fascia di popolazione che maggiormente ha sopportato il peso della crisi e della perdita del potere di acquisto del proprio redditi”. Ad affermarlo è l’Anap, l’associazione dei pensionati di Confartigianato, comparando la perequazione automatica delle pensioni e il peso dell’aumento delle addizionali Irpef comunali e regionali tra il 2010 e il 2014. Calcolando una pensione di 1.000 euro mensili, nel periodo considerato la rivalutazione secondo gli indici Istat ha portato un beneficio di 85 euro, ma nel contempo l’aumento delle addizionali sottraeva al pensionato, mediamente, 85 euro. L’aumento delle pensioni per il recupero dell’inflazione è stato, quindi, completamente annullato dall’aumento delle tasse dirette, senza considerare quelle indirette. Ma c’è di più. Perché, considerando il dato reale dell’aumento delle addizionali Irpef anziché quello medio nazionale, si scopre che in alcuni Comuni il fenomeno è stato accentuato parecchio e, perciò, c’è stata un’autentica riduzione degli importi di pensione.
“Il problema della perdita del potere di acquisto delle pensioni – osserva il presidente Anap di Confartigianato Vicenza, Gino Cogo – è molto grave e ormai da anni noi denunciamo una situazione insostenibile, provocata anche dall’inadeguatezza del sistema di calcolo della svalutazione monetaria, cui si sono aggiunti il blocco per due anni della perequazione per le pensioni superiori a 1.441euro e l’aumento delle imposte. Di qui un appello pressante al Governo e alle forze politiche affinché, tra i prossimi provvedimenti per rilanciare il Paese, ve ne sia anche uno che possa ridare fiducia e possibilità di spesa ai pensionati. Ai quali, spesso, compete anche l’onere di sostenere le famiglie dei loro figli”.