COMUNICATO CONGIUNTO DELLE CATEGORIE ECONOMICHE DI VICENZA CITTA’: URGONO SCELTE PER IL FUTURO DELLA CITTA’ DI VICENZA
19/04/2010COMUNICATO CONGIUNTO DELLE CATEGORIE ECONOMICHE DI VICENZA CITTA': URGONO SCELTE PER IL FUTURO DELLA CITTA' DI VICENZALe categorie economiche di Vicenza città fanno fronte comune e, con un'unica voce, chiedono che la città si dia una scossa e recuperi "le posizioni perdute e le occasioni per tanti anni mancate".Carlo Rumor presidente del Raggruppamento Vicenza Città di Confindustria, Matteo Trevisan presidente di Confcommercio per il comune di Vicenza, Paolo Bottazzi presidente comunale di Confartigianato e Matteo Cavalcante presidente del mandamento di Vicenza di Apindustria intervengono in modo congiunto per, dicono, "dare voce a Vicenza che lavora" e chiedere, prima di tutto alla politica, un "salto di qualità" nella gestione della città. "Vicenza rischia di essere emarginata dal resto del Veneto, sta perdendo dei treni e delle opportunità importanti, così come ne ha persi in passato per la cronica difficoltà di decidere che è caratteristica della nostra città – dicono i presidenti delle quattro categorie, tutti imprenditori di recente nomina ai vertici delle rispettive rappresentanze cittadine -. Questa è stata per molto tempo la città delle occasioni perdute, una città che non è stata in grado di guardare in prospettiva e con ambizioni di leadership, mentre nel contempo le altre città venete si sono mosse molto meglio, ottenendo servizi e strutture. Se guardiamo a chi ci sta vicino, da Verona a Padova, da Venezia a Treviso, vediamo che in questi anni sono stati realizzati o messi in cantiere progetti importanti, infrastrutture, impianti, scelte urbanistiche. A Vicenza, invece, stiamo parlando da vent'anni della bretella dell'Albera e il PAT si trascina con tempi lunghi. Un altro tema di cui si parla da troppo tempo è quello dell'Alta Velocità: se non si decide in fretta c'è il rischio di rinviare ancora per molti anni la soluzione del problema. Vicenza, in definitiva, non ha valorizzato il proprio ruolo di capoluogo, non ha fatto da guida, non ha messo a frutto i suoi talenti. Le amministrazioni che hanno governato Vicenza negli ultimi decenni hanno tutte le loro responsabilità in questo. Così come le abbiamo tutti, come vicentini, visto che spesso siamo tutti noi il primo nemico di Vicenza".Da questo punto di partenza critico, dunque, le categorie economiche muovono per chiedere concretezza sulle scelte più stringenti che la città ha sul tappeto."E' ora di pensare a Vicenza. Come rappresentanti di una fetta importante dell'economia cittadina, chiediamo a tutte le parti politiche, maggioranza e minoranza, di lavorare davvero e fino in fondo per dare nuove ali a questa città. Si approvi in tempi rapidi il PAT, intanto, poi ci sarà il tempo per i Piani degli Interventi (P.I.): altrimenti perdiamo ancora tempo a discutere e intanto la città rimane al palo. Quanto al Dal Molin, è ormai palese che la scelta è fatta, facciamolo diventare un'opportunità, ci si adoperi per ottenere importanti compensazioni e non si perdano ulteriori tempi ed energie con polemiche che nulla potranno rimettere in discussione. Più in generale, occorre creare occasioni, iniziative, manifestazioni in grado di riportare i vicentini a vivere la propria città. Non è un lavoro semplice, ma dobbiamo cominciare a farlo. Vicenza è una città bellissima, non c'è solo il Palladio: investiamo di più in promozione turistica, avremo sicuramente un grande tornaconto".Non puntano il dito contro nessuno in particolare, i presidenti cittadini delle categorie, ma chiedono a tutto il mondo politico locale di lavorare prima di tutto per il bene della città, più che della propria parte."Invitiamo l'amministrazione comunale ad accelerare il piano di rilancio della città, offrendo fin d'ora tutta la nostra collaborazione – dicono -. Alle minoranze, dal canto loro, chiediamo spirito di collaborazione. Sarebbe auspicabile che, per Vicenza che ne ha molto bisogno, maggioranza e opposizione lavorassero insieme su progetti comuni di rilancio della città. Dobbiamo tutti ricordarci che il nostro obiettivo è la crescita di Vicenza".