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Con il Documento Programmatico abbiamo un piano. Anzi, sei

di Gianluca Cavion, Presidente Confartigianato Imprese Vicenza

Cosa può e deve fare, un’associazione di categoria come la nostra, per continuare a essere al fianco delle imprese in un contesto non solo in piena evoluzione tecnologica e commerciale, ma anche caratterizzato da turbolenze improvvise? Da un lato bisogna essere “sul pezzo” nel momento presente, dall’altro occorre traguardare un orizzonte più vasto, individuando i grandi temi che caratterizzeranno lo sviluppo economico e sociale tanto a livello locale che globale.

Gianluca Cavion

Da questi presupposti è nato il Documento Programmatico 2023-2026 della nostra Confartigianato vicentina (la prima in Italia per aderenti), nel solco di quella tradizione di operatività e concretezza che ci caratterizza come organizzazione dimostratasi sempre in grado di distinguersi, sia per capacità di lettura del contesto e sia per visione innovativa. Tale documento, approvato dalla recente Assemblea dei Soci, è frutto di un approfondito lavoro – prima di confronto e poi di sintesi – dei dirigenti del nostro Consiglio Direttivo affiancati dai funzionari, un lungo percorso che ha preso il via dalle domande relative alle esigenze delle aziende. Vale perciò la pena di ricordare quali sono i punti salienti che caratterizzano le linee strategiche individuate per il prossimo quadriennio.

Come detto, e come già anticipato su FareImpresa qualche tempo fa, l’obiettivo del Documento è chiaro: fornire il quadro di riferimento per tutte le iniziative e i progetti che, come Confartigianato provinciale, dobbiamo portare avanti per continuare ad assicurare supporto e sviluppo alle aziende; alcune azioni sono già state avviate, altre sono in cantiere e, ovviamente, non va esclusa la possibilità di integrazioni e modifiche in corso d’opera, vista la complessità e volatilità del mercato in cui siamo chiamati a operare. 

Sono sei i temi centrali di riferimento, individuati tenendo conto delle tendenze macroeconomiche e delle esigenze concrete che, secondo noi, influenzeranno le dinamiche di mercato; temi sui quali né le imprese, né chi le rappresenta, potranno farsi trovare impreparati. Ricapitoliamole:  

  1. La “Doppia Transizione” (digitale ed ecologica) e la Sostenibilità, compreso il capitolo dell’energia e dell’efficientamento energetico; 
  2. Il “capitale umano” e la sfida delle competenze: ovvero quali strumenti della formazione, del mercato del lavoro e dell’orientamento professionale vanno utilizzati in un contesto, come l’attuale, di carenza di manodopera e di cambiamento di modelli culturali nel mondo giovanile; 
  3. La “questione demografica”, cioè il calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione, con l’annesso tema della continuità di impresa attraverso il necessario “passaggio di testimone”; 
  4. L’innovazione organizzativa, supportando le aggregazioni (reti) e filiere tra imprese come strumento per la loro crescita sui mercati tradizionali e nuovi, interni e internazionali; 
  5. Il territorio come “leva di competizione”, con il ruolo dei Raggruppamenti e delle sedi associative per un rapporto di ulteriore vicinanza e prossimità con i soci, ma anche per le relazioni con gli enti locali e la programmazione territoriale, tra l’altro sempre più caratterizzata da forme aggregative sovra-comunali; 
  6. La crescita commerciale, sia a livello di mercato interno che per l’internazionalizzazione delle imprese e la valorizzazione del Made in Italy, anche attraverso strumenti digitali: un tema che considera la storica e fortissima vocazione all’export della nostra provincia. 

Questa è, a grandi linee, la “mappa” delle azioni cui siamo chiamati per svolgere il nostro compito a favore degli artigiani e delle piccole imprese vicentine. È una sorta di “bussola” che, delineando una direzione di marcia, si affianca al lavoro continuo, determinato, svolto quotidianamente dalla nostra associazione per essere al fianco di ogni socio.

La nostra esperienza, infatti, è anche frutto del quotidiano “ascolto” delle criticità, delle incongruenze, delle ingiustizie, degli eccessivi appesantimenti burocratici che ci vengono raccontati dalle aziende che rappresentiamo. E, da questo punto di vista, le nostre venti sedi territoriali sono un buon termometro dello stato di salute e dello stato d’animo delle imprese, consentendoci così di monitorare inedite esigenze di sostegno e di dar vita a nuovi servizi e nuove iniziative per lo sviluppo.

È proprio questo stare al fianco dei soci che ci permette anche di portare ai legislatori, a chi decide i provvedimenti in campo economico, i bisogni di noi artigiani. Così facendo, certe volte riusciamo a incidere efficacemente sulle scelte di chi governa, altre volte meno. Ma non rinunciamo mai al nostro ruolo di affiancamento alle aziende, di scudo sindacale rispetto alle difficoltà esterne e di volano per cogliere le opportunità che si prospettano: ciò, sia che si tratti di adempimenti impegnativi o di altri apparentemente più semplici, ma che possono portare vero valore aggiunto alle attività dei nostri soci.

Resta fermo il fatto che ci muoviamo, come imprenditori, in un sistema complesso, caratterizzato da una forte competizione, da grandi accelerazioni sia tecnologiche e sia nei modelli di business, da mutamenti nella sensibilità dei lavoratori e dei consumatori.

Ecco perché, in definitiva, sono utili tanto le azioni quotidiane che, come Confartigianato, poniamo in essere sulle più svariate questioni, quanto queste linee strategiche che rappresentano i binari lungo i quali muoversi tutti assieme. 

In un’epoca in cui tante realtà di rappresentanza sembrano segnare il passo, o veder ridimensionato il loro ruolo a causa del calo di iscritti, noi possiamo ancora contare – e non può essere un caso – sulla fiducia di ben ventimila soci, tra imprenditori in attività e pensionati artigiani, e su una presenza guardata sempre con interesse e rispetto nel contesto sociale e istituzionale. Una fiducia e un rispetto che, lo sappiamo, dobbiamo continuare a guadagnarci giorno dopo giorno con impegno, serietà, efficacia di proposte, azioni e risultati. Siamo qui per questo, con tutta l’intenzione di rimanerci.