Concordato Preventivo Biennale: vantaggi Fiscali per le Imprese
È recente l’ingresso, nel panorama tributario del nostro Paese, del nuovo Concordato preventivo biennale, istituto che rientra nella più ampia cornice della Legge Delega per la Riforma Fiscale.
Due sono gli aspetti fondanti: un diverso rapporto Fisco-contribuente, basato su una maggiore collaborazione, e la possibilità per le imprese di stabilire in via preventiva, per un biennio, l’importo delle imposte da pagare.
Con il Concordato preventivo biennale, infatti, i soggetti che applicano gli ISA, indipendentemente dal punteggio ottenuto, e i soggetti in regime forfettario possono valutare l’opportunità di concordare con l’Agenzia delle Entrate, per due anni, l’entità del proprio reddito imponibile ai fini delle imposte dirette, IRAP e contributi previdenziali. Il primo biennio interessato dal concordato è il 2024 e 2025.Una scommessa sul domani? Forse.Sicuramente è un’occasione da valutare consapevolmente e con attenzione.
COME FUNZIONA
Nella sostanza, integrando i dati ISA autodichiarati dal contribuente con altri dati macroeconomici, di mercato, di settore e una serie di altre informazioni a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria, sarà possibile calcolare la proposta di reddito da concordare e conoscere, quindi, l’ammontare delle imposte da versare per i successivi due periodi di imposta.
Fatte le dovute valutazioni, l’impresa potrà decidere se aderire o meno alla proposta di concordato, entro il termine, per quest’anno, del 15 ottobre.
Con l’adesione al concordato, di fatto, l’impresa ha un vantaggio fiscale impegnandosi a pagare le imposte sul reddito prestabilito, indipendentemente dal reddito effettivamente realizzato.
È evidente quanto una corretta pianificazione della propria attività diventi un fattore determinante.
Si pensi, per fare un esempio, a un’impresa con prospettive di crescita e di aumento del fatturato. Concordare il reddito imponibile in una simile situazione potrebbe generare un risparmio di imposte, in quanto le imposte da versare saranno calcolate sul reddito “blindato” dal concordato anziché su quello effettivo, potenzialmente più elevato per effetto dell’aumento del fatturato.
Occorrerà attendere i software che l’Agenzia delle Entrate rilascerà nei prossimi mesi, per conoscere la proposta riservata a ciascuna impresa. Quel che è certo, è che la convenienza ad aderire non si può scartare a priori.
L’Area Gestione di Impresa di Confartigianato Imprese Vicenza sarà a disposizione degli associati e delle imprese in servizio per tutta l’assistenza e le valutazioni utili.