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CONFARTIGIANATO ALIMENTARI: “LISTINI BLOCCATI” FINO A GENNAIO CONTRO CARO-VITA E CRISI

17/11/2008CONFARTIGIANATO ALIMENTARI: "LISTINI BLOCCATI" FINO A GENNAIO CONTRO CARO-VITA E CRISI Gli Alimentaristi di Confartigianato del Veneto, in collaborazione con la Regione, hanno presentato l'iniziativa "Listini bloccati". Il progetto prevede una fase iniziale di blocco dei listini per tre mesi, durante la quale avviare un tavolo di confronto con la Regione per la stesura del primo "Paniere dei Prodotti artigianali nel settore alimentare". Gli obiettivi dell'iniziativa stanno tutti nella ricerca di una maggiore tutela della clientela nei confronti del caro vita. Oggi più che nel passato, la crisi economica richiede scelte innovative e coraggiose, attraverso iniziative in grado di tutelare la categoria e la qualità dei prodotti. Il Veneto custodisce una tradizione enogastronomia secolare, con un ricco catalogo di prodotti tipici. Un patrimonio da scoprire, o riscoprire, soprattutto durante le ricorrenze importanti come quella natalizia. Così, da oggi gli artigiani alimentaristi aderenti alla Confartigianato del Veneto, a fronte di un carovita che non dà tregua alle famiglie, prendono un impegno concreto: il blocco dei listini sino a tutto gennaio 2009.Alla presentazione del progetto hanno partecipato oltre all'assessore alle Politiche della Tutela del consumatore e sicurezza alimentare, Elena Donazzan e a Giacomo Deon presidente nazionale e regionale Veneto Alimentazione di Confartigianato, anche Marco Campion, vice presidente Confartigianato del Veneto, Renzo Bettiol presidente Caseari, Marco Viel presidente Gelatieri, Luca Da Corte presidente Pasta Fresca, e i vicentini Gianluigi Busin, presidente Lavorazione Carni, Rino Filippi, presidente Molitori, Ruggero Garlani, presidente Panificatori.«Viviamo sulla nostra pelle ogni giorno le difficoltà dei nostri clienti -ha premesso Giacomo Deon- Ed è per questo che proprio dai titolari di queste botteghe è emersa la volontà di fare qualche cosa: un piccolo contributo, certo, se paragonato alle spese che ogni giorno dobbiamo affrontare, ma che speriamo dia un po' di fiducia soprattutto in questo periodo prefestivo». «Abbiamo già numerose pre-adesioni – continua Deon-, ma sono certo che moltissime altre delle oltre 2mila aziende alimentari nostre socie (panificatori, produttori di pasta fresca e, molitori, lavorazione carni e caseari, pasticceri e gelatieri) aderiranno con entusiasmo a questo progetto. Le botteghe coinvolte saranno riconoscibili facilmente dai consumatori grazie alla vetrofania con il logo dell'iniziativa».Il progetto "Listini bloccati" risulta essere perfettamente complementare e in linea con la Deliberazione della Giunta Regionale (del dicembre 2007) con cui si è approvato un programma di interventi denominato: "Qualità-prezzo: misure di intervento a tutela dei consumatori veneti- Paniere Veneto". Da qui il coinvolgimento dell'assessore regionale alla Tutela del Consumatore e Sicurezza alimentare, Elena Donazzan, che ha proposto alla categoria la sottoscrizione di un protocollo d'intesa che allarga il progetto. «Vedo con grande favore – ha dichiarato l'assessore- l'iniziativa di un'importante associazione di imprenditori, che si vogliono muovere con la stessa filosofia che la Regione ha voluto fortemente per il Paniere Veneto. L'iniziativa di Confartigianato è il naturale allargamento del Patto di lealtà che ha fatto sedere, alla firma del Protocollo, le associazioni dei consumatori e Confcommercio. Dare risposte in questo momento di fortissima crisi economica, in particolare in campo alimentare, è un segnale importante per la famiglia».«Questa originale iniziativa, che mi preme sottolineare essere l'unica per ora in Italia, -ha sottolineato Giacomo Deon- ci permette di fare luce sulle reali responsabilità nella formazione dei prezzi dei prodotti alimentari e dimostrare la l'infondatezza di alcune recenti campagne denigratorie da parte di organizzazioni del primario. I panifici, le pasticcerie e tutti i creatori di leccornie artigiane non hanno nulla da nascondere. Se prendiamo ad esempio il pane, abbiamo denunciato più volte l'esistenza di anomalie lungo la filiera del grano, evidenziando, con prove documentali, al Garante dei prezzi fenomeni a dir poco singolari nella filiera ed episodi di speculazione che contribuiscono a mantenere elevato il prezzo delle materie prime. Ad esempio, nonostante da marzo 2008 il prezzo del grano sia in diminuzione, i produttori artigiani di pane e pasta sono costretti ad acquistare le materie prime come semola e farina di grano tenero e duro agli stessi prezzi di gennaio 2008, quando erano saliti a causa degli aumenti del prezzo del grano».«Va sottolineato poi -conclude Deon- che sul prezzo finale del pane e della pasta applicato dalle imprese artigiane incidono in modo percentualmente diverso varie componenti di costo. Tra queste la materia prima, con il suo 25%, non è certamente la principale. Il costo del lavoro influisce per il 45%, il costo dell'energia incide per il 5%, gli ammortamenti per il 10%, gli oneri fiscali per un altro 10%».