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Confartigianato: consegnati a Sandrigo gli attestati per i 30 anni di fedeltà associativa

Il delegato comunale di Sandrigo Carlo Crestani durante il suo intervento

Una lunga militanza in una associazione di categoria significa innanzitutto essere imprenditori da molti anni, che è già un grande traguardo; in secondo luogo significa aver creduto fin dai primi anni di attività nell’associazionismo e in particolare in Confartigianato.

Il delegato comunale Carlo Crestani, con il vice Francesco Cappozzo, ha voluto riunire gli associati di Sandrigo all’Antica Trattoria Due Spade per trascorrere qualche momento in serenità e per avere l’occasione di dibattere liberamente le inevitabili e complicate situazioni che comporta il fare impresa al giorno d’oggi, convinti di non dover più parlare di situazione di crisi, bensì di una strutturale trasformazione del mondo del lavoro che ogni imprenditore è chiamato ad affrontare.
All’incontro hanno attivamente partecipato anche il sindaco di Sandrigo, Giuliano Stivan, che ha confermato la grande sintonia d’intenti, nel rispetto delle differenti necessità ma comuni obiettivi di cui ha parlato Crestani nel discorso di apertura, e il sandricense assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti.
Alla presenza anche di Giancarlo Covolo, componente di Giunta Mandamentale, Crestani con il sindaco e l’assessore Ciambetti hanno premiato una ventina di aziende sandricensi per la loro fedeltà associativa, avendo superato i 30 anni dalla data di prima iscrizione.
Significativo e commovente è stato l’intervento di un autotrasportatore di origine sarda, Giorgio Cabras che, ricevendo l’attestazione ha pubblicamente ripercorso la sua vita lavorativa fin dall’arrivo a Sandrigo per intraprendere l’attività, con i pensieri e le speranze che può avere un giovane lasciando la propria terra per necessità, fino all’orgoglio di essere entrato a far parte di una comunità attiva ed accogliente che lo ha portato con gioia a coronare il sogno di una professione dura ma correttamente remunerata e a formare una famiglia, oggi con nipotini, compresa l’appartenenza all’Associazione Artigiani.