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Confartigianato e i candidati di Monte di Malo

Queste sono le risposte al questionario che è stato inviato ai quattro candidati sindaco del comune

di Arianna Vallarsa

I rappresentanti del Raggruppamento Confartigianato di Malo nei giorni scorsi, in vista delle prossime elezioni amministrative, hanno incontrato i candidati sindaci dei comuni di Isola Vicentina, Monte di Malo e San Vito di Leguzzano. Sono i comuni del proprio territorio che andranno al voto i prossimi 8/9 giugno.

In particolare per il comune di Monte di Malo il presidente comunale nonché presidente del Raggruppamento, Valerio Torresan, ha incontrato Antonio Dal Pozzolo, Stefano Nuciari, Andrea Paludi e Mosè Squarzon. L’obiettivo dell’incontro era consegnare il documento redatto da Confartigianato Imprese Vicenza dove sono state evidenziate le principali aree ritenute centrali e di vitale importanza per il mondo dell’impresa e per il nostro territorio in generale.
Sulla base di questo documento come Raggruppamento si è voluto mettere in gioco i Candidati ponendo delle domande a cui loro hanno risposto, e le cui risposte noi le condividiamo con Voi affinché possiate fare le Vostre considerazioni in vista delle elezioni.

Le domande poste, e le risposte in ordine alfabetico, sono state le seguenti:

  1. Nel punto 3 del nostro documento abbiamo illustrato il tema efficienza energetica. Abbiamo evidenziato il ruolo degli enti locali che hanno un grande compito divulgativo di tutte le opportunità connesse a questo tema. All’interno del Vostro programma è inserito questo tema? Sempre su questo punto dal vostro punto di vista quale forma di collaborazione si potrebbe attivare per poter garantire alle aziende locali, ma anche ai soggetti terzi informazioni corrette legate alla tematica energetica?

Antonio Dal Pozzolo: La nostra lista sceglierà la situazione ecologicamente ed economicamente più consona impegnandoci a divulgare le informazioni sia alle attività ma soprattutto ai privati cittadini.

Stefano Nuciari: Nel nostro programma non abbiamo inserito un punto specifico sul tema efficienza energetica. Sappiamo che l’attuale Amministrazione ha in precedenza organizzato per la popolazione 2 incontri sulle Comunità Energetiche Rinnovabili in collaborazione con entità esterne diverse. Pensiamo sia un argomento da approfondire di più e dove l’ente Comune può ricoprire il ruolo di stimolatore dell’interesse e del dibattito e dove può avere una funzione di indirizzo.

Andrea Paludi: Il tema dell’efficienza energetica in particolare e dello sviluppo sostenibile in generale che potrebbe essere il contenitore all’interno del quale trova la sua naturale collocazione, è presente all’interno del nostro programma elettorale ed è declinato sotto vari aspetti: a) favorire la nascita delle comunità energetiche (CER) che abbiano un “respiro” ed uno sviluppo in accordo con i comuni contermini, per consentire di fare massa critica ed assorbire in questo modo i costi di gestione burocratica ed amministrativa. b) favorire una cultura del minor e migliore consumo. Occorre sensibilizzare la popolazione su tale tema, e favorire agevolazioni per chi intenda migliorare il proprio immobile energeticamente o più in generale sotto un profilo di sostenibilità ambientale.

Mosè Squarzon: “L’efficientamento energetico è un obiettivo per il quale ci siamo sempre impegnati, al fine di migliorare e raggiungere con i nostri interventi delle politiche di sostenibilità economica ed ambientale: sospinti dalla “mission a in cui crediamo, ossia la transizione energetica ecologica con l’impiego di fonti di energia rinnovabile, con la scelta, per i nostri edifici, di innovazioni per le riduzioni dei consumi energetici, attive e passive, con installazione di impianti fotovoltaici e coibentazione degli edifici scelte importanti che significano anche maggiori possibilità di liberare risorse utili della spesa corrente, condizionata dal mercato dell’energia. Abbiamo sempre accompagnato ed accompagneremo, le richieste dei singoli cittadini, con informazioni che non sarebbero di spettanza di un Ente Pubblico, già oberato di molteplici incombenze e di rendicontazioni burocratiche, ma riteniamo che l’amministrazione comunale debba fare la propria parte al fine di facilitare anche l’impegno del privato, magari collaborando, anche con la Vostra associazione, con lo scopo di creare un supporto mirato in tal senso. Conosciamo la nostra popolazione, piuttosto diffidente rispetto a tali iniziative, ed è anche per questo che nel corso degli anni, abbiamo dato l’esempio di investire, anche somme importante, nell’efficienza energetica con la sostituzione di gran parte delle obsolete lampade stradali e dei campi da tennis e della piastra polivalente con il LED, installazioni fotovoltaiche, e molte altre sono in programmazione con il bando Green Communities. Siamo per la concretezza! Gli annunci si possono volatizzare i fatti rimangono ed a seguito di tali intervento abbiamo avuto un netto riscontro sugli investimenti dei privati nel nostro Paese. Abbiamo sempre pubblicizzato, e continueremo a farlo, con debite campagne informative nei canali dell’Amministrazione Comunale, quali il sito istituzionale, social media, notifiche a mezzo del servizio di WhatsApp dedicato, le opportunità emergenti, sollecitando anche la curiosità della popolazione in tematiche innovative e collegate a nuove proposte sulla transizione ecologica.
Una proposta potrebbe essere quella di organizzare qualche evento anche nel Nostro Territorio, come per le CER (comunità energetiche rinnovabili), di cui abbiamo discusso tra soli amministratori presso le sedi di Thiene e Malo, far conoscere di più l’Associazione, non solo tra gli iscritti appartenenti, ma all’intera popolazione, affinché si possa andare oltre alla concezione dell’Artigianato come viene abitualmente inteso.

  1. Nel punto 4 e nel punto 6 abbiamo illustrato l’importanza dal nostro punto di vista di un eventuale coinvolgimento delle Associazioni nella vita amministrativa, soprattutto quando si trattano temi che coinvolgono le imprese.
    Ritenete possibile un coinvolgimento e un eventuale partecipazione delle Associazioni ad alcune commissioni consiliari o durante la “discussione” di temi come l’adeguamento tariffario della Ta.Ri?

Antonio Dal Pozzolo: Noi siamo assolutamente aperti ad aprire una collaborazione che sia duratura e vantaggiosa da entrambe le parti, aprendo un tavolo di discussione periodico.

Stefano Nuciari: Riteniamo che in generale il confronto sia sempre auspicabile ed arricchente per qualsiasi parte, quindi è sempre benvenuto. Riguardo la TARI nel nostro piccolo comune non esiste una commissione ad hoc quindi, in caso si prospettassero variazioni tariffarie o del regolamento, si potrebbero avere dei momenti di presentazione e ascolto di eventuali proposte.

Andrea Paludi: Uno degli obiettivi su cui abbiamo sviluppato la nostra campagna elettorale e su cui intendiamo incentrare la nostra azione amministrativa è e sarà proprio l’ascolto e la collaborazione con il tessuto delle associazioni che operano nel paese sotto varie forme. Abbiamo intenzione di istituire una “Consulta delle Associazioni”, intesa come organo consultivo che dialoghi direttamente con l’amministrazione. Questo garantirà un continuo ascolto e scambio di informazioni, idee, per affrontare gli aspetti rilevanti della vita amministrativa e social della nostra comunità.

Mosè Squarzon: Riteniamo molto importante il confronto ed il coinvolgimento delle Associazioni alla Vita amministrativa, sui molti tempi che possono trovare un proficuo orizzonte comune di discussione. Riguardo a tale punto, si porta a conoscenza che nel Nostro Ente, attualmente, non esistono commissioni consiliari, in quanto la nostra concretezza, ci spinge ad arrivare agli obiettivi senza creare, per una struttura semplice come la nostra, appesantimenti che possano allungare i tempi di attuazione di eventuali riforme di competenza dell’Ente. Nello specifico, il tema proposto dell’adeguamento tariffario della TA.RI, risulta solo marginalmente dipendente dalle influenze delle decisioni del singolo comune, l’evoluzione della normativa applicabile, la costituzione del Consiglio di Bacino di Vicenza, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e soprattutto la gestione il ciclo dei rifiuto completamente a capo di una società partecipata (AVA)o vede il singolo comune in una veste completamente diversa rispetto al passato. Di fatto oltre a partecipare a scelte strategiche future in merito al potenziamento della termovalorizzazione o per la possibilità di poter intraprendere nuove strategie, per il quale il Nostro Ente detiene una minuscola quota dello 0,29 %, l’amministrazione approva il singolo PEF (piano economico finanziario), validato dal Consiglio di Bacino, in base alle norme di ARERA. Si possono solo ipotizzare, con molta difficoltà, dei minimi scostamenti, ma realisticamente poco sostenibili per un labile equilibrio generale della tariffa, che risulta piuttosto condizionato dagli incrementi generali dei PEF, anche collegati al mercato dell’energia, che si traducono a cascata in
penalizzazioni tariffarie per famiglie ed imprese. Vista la mole dei dati tecnico-numerici reperiti ed esplicitati nei documenti dell’organizzazione,
proporrei un’interpretazione degli stessi, ed un sondaggio tra la popolazione, che andasse oltre al mero concetto analitico e che rappresentasse il riscontro, tra la gente, tra le Anime di chi vive il territorio, di quanto si intende propinare, cogliendo le aspettative, le risposte e le conseguenze delle stesse. Mi permetto di consigliare alla Vostra Associazione, un modo diverso di voler incidere nelle singole amministrazioni, e questo, per quanto possa valere il mio parere di umile sindaco di un piccolo comune come Monte di Malo, per cercare di tradurre in risultato le molte proposte che, molto spesso, si infrangono sulle deboli strutture di tutti gli enti pubblici, piccoli e non. Una possibilità potrebbe essere quella di proporre maggiore presenza anche ai Vostri associati, soprattutto a chi potrebbe, con le proprie doti umane, tecniche, imprenditoriali, rappresentare un’importante risorsa anche per il Bene Comune Pubblico. È certo che non ne avrebbe un ristoro economico adeguato, che dovrebbe distogliere una parte della propria attenzione dalla propria attività, magari maggiormente redditizia, ma forse potrebbe contribuire ad elevare il livello della proposta amministrativa del proprio ente o magari proprio attuando tutte le idee concepite o cercando di conciliarle o alla prova dei fatti o con tutti i vari tasselli del complesso puzzle che compone la realtà di un Ente Comunale, con attenzione alle necessità del Sociale, ai servizi alla Persona, oltre che ai freddi numeri.
Pur tra mille difficoltà siamo riusciti a mantenere i servizi essenziali alla Persone, potenziandoli, ed a compiere investimenti impensabili per una piccola, ma grande Comunità, costruendo una nuova scuola, una nuova palestra, investendo nelle strutture per i giovani e sostenendo il territorio e le vie di comunicazione, affinché anche le attività produttive possano riuscire, oltre ai residenti, transitarvi in sicurezza; investimenti, negli ultimi quattro anni per quasi 7.500.000 €, coperti da contributi statali e regionali per una percentuale del 90 %, segno tangibile di un’amministrazione attenta, efficace, con capacità organizzative e di progettualità, con una pressione fiscale invariata negli anni ed inferiore ad enti contermini maggiormente strutturati.

  1. C’è un tema che è stato trattato in vari punti perché è trasversale, il tema lo possiamo riassumere nell’ultimo punto sostegno ai cittadini e alle imprese, la difficoltà di reperimento di manodopera si scontra spesso con le difficoltà di gestione delle famiglie. Un comune che pone attenzione alle tematiche sociali è più attrattivo e garantisce uno sviluppo da tutti i punti di vista.
    Nel Vostro programma ci sono politiche rivolte alle famiglie? E anche alle imprese?

Antonio Dal Pozzolo: Punteremo agli stage lavorativi, attingendo ai più bravi e volenterosi con possibilità di assunzione diretta

Stefano Nuciari: Il programma elettorale di ‘Insieme si cresce’ verte quasi interamente sul tema dei servizi al cittadino: in particolare alle famiglie e agli anziani. Sono numerosi i servizi di cui la società di oggi ha bisogno: con gli anni essi sono cambiati e si sono differenziati. Spesso la risposta arriva molto in ritardo rispetto a questi bisogni e per questo non vogliamo trovarci impreparati. Abbiamo introdotto ai cittadini una soluzione adottata già in altre nazioni europee, e che oggi si sta diffondendo anche in alcuni territori nazionali: il cohousing, ovvero ‘coabitazioni solidali’. Tale condivisione di spazi privati e comuni, destinata sia agli anziani ancora pressochè autonomi e/o ai giovani, porta con se la volontà di offrire ai cittadini del nostro comune uno spazio abitativo indipendente e accessibile. Sono numerosi i punti legati al sostegno ai cittadini che abbiamo proposto nel nostro programma, ma restando sullo specifico delle famiglie vogliamo ricordare la volontà di incrementare l’efficienza dei trasporti scolastici (sia quella gestita dal comune stesso, che quella gestita da STV), la fattibilità di rendere statale la scuola materna e la creazione di una rete di progetti per i giovani (sportello giovani, spazi in autogestione, etc. ).

Andrea Paludi: La nostra amministrazione sarà al fianco del tessuto produttivo e commerciale, cercando una stretta collaborazione e sinergia perché siamo convinti che un sano sviluppo economico determini un benessere per tutta la comunità. Occorrerà confrontarsi e trovare assieme le soluzioni alle esigenze del mondo produttivo ed amministrativo. Per quanto riguarda le politiche rivolte alla famiglia, esse riguarderanno più fronti di azione in base ai bisogni ed esigenze del tessuto sociale che vede una popolazione sempre più anziana con determinate necessità ed una popolazione giovane con altre necessità da soddisfare. Intendiamo istituire due “sportelli” che possano rispondere ai di queste due fasce di popolazione. Lo “sportello per il cittadino” per servizi di assistenza ed
orientamento al lavoro, per assistenza in aspetti di burocrazia quotidiani; e lo “sportello cura famiglia” che possa gestire un servizio di spesa, bollette, telefonata amica e servizi di lieve assistenza fisica domiciliare. Inoltre favoriremo l’incontro tra domanda ed offerta per servizi di assistenza/vigilanza dei ragazzi per babysitter o svolgimento compiti e ripetizione.

Mosè Squarzon: Crediamo che la Comunità sia sorretta dalla Famiglia e che l’Amministrazione Comunale debba, nei limiti delle proprie possibilità, organizzare e pianificare ogni azione per poter facilitare e soddisfare i bisogni principali della stessa, fornendo strutture, attrezzature e soprattutto servizi che garantiscano il soddisfacimento di quei bisogni, che la facciano sentire parte integrante della collettività ed attiva e coinvolta nella Vita sociale del Paese. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto per ampliare l’offerta e “l’attrattività” di Monte di Malo, e questo ci ha permesso di iniziare a vedere un’inversione del trend relativo alla residenzialità. Per il futuro tenteremo di alzare ulteriormente l’asticella dei nostri obiettivi, integrando le nostre azioni con ulteriori misure, anche in collaborazione con aziende del territorio, che ci consentiranno di aiutare ulteriormente, la famiglia, in particolare con figli in tenera età. Estratto dal programma 2024-2029: “Saranno attuate o favorite tutte le misure possibili a favore della famiglia, provando a promuovere iniziative a sostegno della stessa di aiuto economico, anche attraverso la riduzione dei costi di alcuni servizi: oltre a fornire una nuova immagine del nostro paese, migliorando le proposte ed i servizi per i ragazzi, dovremo fare la nostra parte di sostegno e soccorso al decremento demografico. Si cercherà, nei limiti delle risorse economiche a disposizione, di fornire sostegno alla natalità ed aiuti concreti alle famiglie con figli”. Riteniamo che un Ente come il nostro di circa 2850 abitanti, non sia gerarchicamente deputato alla creazione di politiche rivolte alle imprese, un tema ed una necessità che consideriamo fondamentali, che però dovrebbero essere avanzate e pretese dagli apparati statale, regionale e provinciale; tuttavia abbiamo dimostrato, con i fatti, la concreta collaborazione con ogni azienda ed impresa che si è rivolta ai nostri sportelli, non tanto per avere aiuti di alcun tipo, ma per una richiesta che ci rende orgogliosi delle imprese che operano, o che hanno voluto investire nel nostro territorio: avere la possibilità di lavorare nelle condizioni migliori, poter ottenere la possibilità di sviluppo delle proprie attività o il miglioramento delle condizioni delle proprie sedi di produzione, in tempi veloci ed impensabili per altre realtà limitrofe maggiormente strutturate. Per quanto nel nostro territorio la disoccupazione sia sostanzialmente assente, ciononostante abbiamo ritenuto di inserire nel nostro programma la previsione di un impegno diretto a “promuovere iniziative volte a mettere in contatto tra loro offerta e domanda di lavoro per favorire la massima occupazione sul territorio”, idealmente rivolta non solo ai cittadini e alle imprese di Monte di Malo, ma anche a soggetti esterni, nel solco di un generale impegno al servizio della collettività.

  1. Tema sicurezza: si sente spesso parlare di questo tema e diverse sono le attività che i comuni possono mettere in atto per fronteggiare questo problema.
    Quanto ritenete importante investire su questo tema e con che modalità?

Antonio Dal Pozzolo: Aumentare le telecamere in punti strategici, ricreare una società più responsabile, puntare sulle persone che dovranno gestire la sicurezza con informazioni specifica, e istituire nelle contrade un referente per la sicurezza.

Stefano Nuciari: Riguardo la sicurezza noi intendiamo potenziare sia il controllo nei punti strategici con le telecamere (Targa System) sia il controllo di vicinato (peraltro iniziato dall’attuale amministrazione – (gruppo whatsapp di volontari per segnalazioni sospette) sia continuare la collaborazione iniziata con Prefettura e Forze dell’Ordine. Altro tema è la sicurezza ed il contrasto alla frode informatica che sempre più colpisce i cittadini meno accorti. Sarà necessaria una collaborazione con la Polizia Postale per incontri informativi su come evitare le trappole della rete. Ben venga quindi un confronto anche con tutte le organizzazioni, anche quelle del mondo produttivo: più si agisce trasversalmente e in modo omogeneo sul territorio maggiore sarà l’efficacia in sicurezza.

Andrea Paludi: Sul tema sicurezza, abbiamo intesa distinguerla sotto due aspetti: sicurezza del cittadino (intesa come prevenzione e lotta alla criminalità) e sicurezza del territorio legata ai fenomeni di dissesto e pericoli di alluvioni/esondazioni. Per il primo aspetto intendiamo: Maggiore e migliore controllo del territorio ai fini della SICUREZZA e PREVENZIONE DEI REATI, aumentare il monte ore del corpo di Polizia Municipale per una maggiore presenza sul territorio. Stringere una convenzione-accordo con l’associazione dei Carabinieri in congedo per il supporto alle Forze dell’ordine nel presidio del territorio. Promuovere una convenzione con ditte specializzate per installazione di SISTEMI DI ALLARME presso le abitazioni private. Istituire un sistema di POLIZZA “COMUNALE” per la copertura dei danni da furto delle abitazioni private. Riattivare il PROTOCOLLO D’INTESA “Mille occhi sulle Città” con la Prefettura, Forze dell’Ordine, Istituti di Vigilanza da attivare sui territori di Monte di Malo e dei comuni limitrofi e che prevede la presenza diffusa sul territorio delle guardie degli Istituti di Vigilanza, impegnate in servizi privati di pattuglia per garantire maggiore sicurezza pubblica con l’obiettivo ultimo di avere un controllo più efficace del territorio. Migliorare l’attuale “gruppo di controllo di vicinato” con iscrizione all’associazione nazionale e formando le persone iscritte avendo dei referenti per zone. Per il secondo aspetto opereremo mettendo in SICUREZZA le strade a maggior rischio e frequentazione (frane, asfaltatura, guard-rail, etc…) e stabilendo un PIANO DI INTERVENTI di ordinaria manutenzione – cadenzato per ogni frazione/contrada, anche in base alle esigenze segnalate dalla popolazione. Migliorare, aggiornare e diffondere un piano di azione e comportamento in caso di calamità naturali. Istituire un numero di telefono cellulare cve segnalare particolari urgenze legate al territorio come frane, allagamenti, etc.. (gestito dal Sindaco, dalla giunta, squadra protezione civile locale, referente ufficio tecnico).

Mosè Squarzon: La sicurezza è un aspetto fondamentale per una Comunità che guarda al futuro; il cittadino e la propria famiglia devono percepire, per vivere la tranquillità che caratterizza la residenzialità del nostro Paese, debite condizioni di protezione e di sicurezza. Una sicurezza ad ampio spettro, intesa a 360°, per una prevalente percentuale, coincidente con la necessità di protezione da atti criminosi, furto truffe ecco ma anche nel garantire tale prerogativa nella fruizione dei servizio delle vie di comunicazione e nel vivere il territorio. Per tali ragioni, in vari ambiti abbiamo investito, ed investiremo, nella sicurezza, con installazione di nuovi varchi di videosorveglianza, maggiore pattugliamento del territorio con la Polizia Locale, cooperazione con le forze dell’ordine e la popolazione, potenziando il Controllo di Vicinato, attraverso lo strumento del già siglato protocollo di intesa con la Prefettura di Vicenza e tabellazione del territorio. Per quanto riguarda invece la sicurezza stradale e dotazioni a garanzie della stessa, abbiamo messo in campo ingenti risorse, calamitando fondi statali, regionali e comunali, per garantire debiti requisiti nel territorio, grandi investimenti e fonti di contributo, che dovremo ricercare anche in futuro per garantire la percorribilità in sicurezza delle nostre strade.

  1. Relazioni con i comuni limitrofi: è un altro tema di cui si sta parlando
    molto questo perché è dimostrato che la gestione associata porta benefici.
    Durante la Vostra amministrazione saranno realizzati progetti di potenziamento dell’efficienza dei servizi al cittadino e alle imprese attraverso la gestione associata con altri Comuni? Qual è il vostro parere su eventuale fusione tra Comuni?

Antonio Dal Pozzolo: Per il momento ci sono dei contatti ma al momento non definitiva. La collaborazione tra comuni è sempre un fattore positivo, per cui se possibile verrà alimentata.

Stefano Nuciari: Già da diversi anni l’azione dello Stato e delle Regioni, sopratutto verso i piccoli Comuni, è orientata a favorire, spingere, alla condivisione dei servizi tra amministrazioni, (fino all’obbligo della gestione sovra-comunale, della gestione associata) ai fini dell’economie di scala e ad una maggiore professionalizzazione dei dipendenti. Anche Monte di Malo ha gran parte dei servizi in convenzione con i comuni vicini, utilizza parzialmente personale di altri comuni e così via. Da ultimo si sta concretizzando la condivisione dei servizi sociali che faranno capo agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) con sede a Thiene. Siamo convinti che ormai è imprescindibile la collaborazione, la progettazione in ambiti sempre più allargati: il nostro riferimento è l’area Altovicentino. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di fusione con comuni confinanti il nostro parere è al momento negativo: a fronte di un iniziale vantaggio economico si verrebbe a perdere il controllo del territorio, i cittadini sarebbero meno rappresentati e calerebbe la partecipazione civico/amministrativa in quanto la gestione sarebbe sentita più lontana dalla popolazione. Vogliamo citare l’esperienza della Germania dove, nei decenni scorsi, lo stato con l’obbligatorietà della legge aveva notevolmente ridotto il numero dei comuni: ora c’è un ripensamento perchè hanno visto che, mentre le aree centrali ne hanno beneficiato, le aree periferiche sono rimaste indietro.

Andrea Paludi: L’attività amministrativa troverà il suo completamento anche nell’azione all’esterno dei confini comunali. Risulta essenziale la capacità di stringere rapporti con le altre amministrazioni, fondamentale essere incisivi e apportare contributi positivi ed innovati nel dibattito politico locale. Già sono in atto delle condivisioni di servizi e funzioni con altri comuni piuttosto che con l’unione montana. Intendiamo proseguire , migliorando, la strada percorsa. Sul tema della fusione con altri comuni, occorrerà valutare assieme alla popolazione ed ai comuni contermini. Benché questo non sia un passo obbligatorio, è caldeggiato dal governo centrale attraverso una serie di incentivi economici ed agevolazioni amministrative. Riteniamo che prima di affrontare questo passo sia necessario rinsaldare la comunità ed il tessuto sociale. Far dialogare le popolazioni e non solo le amministrazioni che potrebbero percorrere la strada della fusione. Riteniamo inoltre che possa essere utile ragionare per un progetto di area e non solo biunivoco tra due comuni.

Mosè Squarzon: In tema di efficienza, dati alla mano, che potete verificare con indagine presso i vari enti anche limitrofi, possiamo tranquillamente affermare di erogare servizi e risposte, soprattutto alle aziende, con tempistiche celeri, per provvedimento rilascio autorizzazioni ed altri adempimenti burocratici. Siamo consci delle nostre eccellenze, ma anche delle carenze, per le quali stiamo fornendo e pianificando collaborazione con altri enti già in essere. Monte di Malo risulta avere già sottoscritto diverse convenzioni, tra le quali, con il Comune di Malo per la polizia locale e servizi cimiteriali, con il comune di San Vito di Leguzzano per la gestione associata del SUAP, con entrambi i comuni di Malo e San Vito di Leguzzano per la costituzione del distretto del commercio. Inoltre il comune di Monte di Malo appartiene, fin dall’istituzione, all’Unione Montana Pasubio-Piccole dolomiti, all’Ambito sociale con il comune di Thiene come capofila, al Polo catastale Alto Vicentino, all’IPA Alto Vicentino. Considerata la stringente normativa relativa alle assunzioni, Monte di Malo ha cercato soluzioni di condivisione del personale, come ad esempio avvenuto con l’assistente sociale del nostro Ente, che presta servizio anche presso il comune di San Vito di Leguzzano, che invece ne era sprovvisto e che lavorava con affidamento a cooperativa. Un dipendente neo assunto dal contermine comune nominato, presta anche il proprio servizio a Monte di Malo. Una collaborazione tra enti che ricerca di supplire a quelle che sono le carenze delle proprie piante organiche del personale. Si precisa che si sono anche tentate altre forme di collaborazione con altri enti, su erogazione di servizi e condivisioni di funzioni, che però hanno trovato forte resistenza soprattutto da parte dei funzionari degli enti e del personale. Ciò non ci scoraggia a tentare nuove forme di mutua cooperazione e collaborazione, nell’ottica di conservare e potenziare i servizi ai cittadini, con possibilità di libera erogazione nelle diverse sedi dei vari sportelli dei municipio ricercando anche una possibile standardizzazione dei processi e riduzione di spesa. Premesso che i dati ufficiali del PRT (Piano di riordino territoriale) della Regione Veneto, sono molto confortanti per il nostro Ente, in quanto non ci annovera tra i comuni per i quali sono state ravvisate diverse criticità relative agli andamenti demografici e di erogazione servizio escludendoci dall’elenco degli oltre 110 comuni, che la Ragione auspica provvedano a forme di aggregazione e fusione nel quinquennio. Riteniamo che il tema della gestione associata delle funzioni sia fondamentale, come pure la cooperazione che abbiamo dimostrato di saper bene pianificare. Il tema della fusione deve essere affrontato, invece, con debita attenzione e sensibilità, in quanto è un procedimento, ai sensi del TUEL, irreversibile.
Il futuro, probabilmente, prevederà anche normativamente determinati procedimento che comunque devono essere, con tempio cooperazioni, test di risultato, debitamente preparato con un procedimento di informazione formazione, condivisione e maturazione delle Comunità.
L’attuale normativa regionale, invece, chiaramente, con l’abbassamento della soglia al 30 % dei partecipanti all’eventuale referendum sulla fusione, punta al solo risultato della potenziale soppressione degli enti, in virtù di paventati vantaggi economici, che però dubitiamo possano tradursi razionalmente in miglioramento dei servizi nelle condizioni attuali. In sintesi, gli apparati e le dotazioni delle singole amministrazioni sono già in sofferenza, e tradotto, non è che unendo due poveri si possa generare un ricco. Il timore è quello che, come avviene in molte realtà che ricevono finanziamenti a pioggia, alla conclusione dei “benefit”, non resti che un “de-potenziamento” della capillarità, nell’erogazione dei servizi. Stiamo lavorando, con diverse iniziative e dialoghi con le amministrazioni contermini, che potrebbero, in futuro, condurre ad una visione di un blocco unitario plurimo, con la costituzione di un ente maggiormente influente, anche nei numeri. I tempi non sono ancora maturi per proporre alle condizioni attuali un processo di fusione, e la contrarietà di oltre il 70 % della nostra popolazione ne è la dimostrazione.

  1. Abusivismo: è un nostro dovere come Associazione di Categoria di lottare con chi non compete ad armi pari e al di fuori della legalità.
    All’interno del Vostro programma sono presenti azioni mirate a debellare la piaga dell’abusivismo?

Antonio Dal Pozzolo: L’abusivismo fortunatamente non risulta un problema del nostro paese al momento, sicuramente continueremo a monitorare il territorio e controllare eventuali segnalazioni.

Stefano Nuciari: Non abbiamo, nel nostro programma, fatto cenni espliciti all’abusivismo. Pensiamo però che la cultura della legalità sia irrinunciabile in tutte le decisioni ed azioni amministrative. Se ne vedremo la necessità avvieremo delle iniziative perchè ogni cittadino abbia la convinzione che agire nella legalità è un beneficio che ricade sulla collettività, al contrario vuol dire uccidere la comunità.

Andrea Paludi: il tema dell’abusivismo e della concorrenza sleale ,non è espressamente inserito nel nostro programma. Sarà comunque nostra cura mettere in campo ogni azione e strategia che possa arginare questa piaga, in accordo e collaborazione con tutte le associazioni di categoria e le gli organi preposti al controllo.

Mosè Squarzon: Il nostro Ente si è sempre attivato per prevenire comportamenti in violazione delle norme, e non solo nella tematica evidenziata, anche con la sottoscrizione di protocolli con la stessa Vostra Associazione; riteniamo però, come per altre richieste esposte, che queste problematiche siano da affrontare con i preposti Enti superiori di controllo, ma soprattutto attraverso una campagna di sensibilizzazione della popolazione e maturazione della stessa, con evidenza dei danni economici agli associati e soprattutto ai rischi collegati alle attività di soggetti che ignorano anche le elementari regole di sicurezza e privi di qualsiasi polizza di assicurazione e garanzia. Siamo disponibili a divulgare e sostenere tali informative e campagne di prevenzione, per il rispetto del lavoro, della concorrenza leale e la tutela dei lavoratori che contribuiscono a sostenere anche la collettività con le proprie imposte.

Tutti i Candidati hanno risposto alla richiesta di confronto.

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