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CONFARTIGIANATO, I COMUNI DELLA VALLE DELL’AGNO E LE ALTRE ASSOCIAZONI DI CATEGORIA SI BATTONO PERCHÉ NON SIANO FERMATI I CANTIERI LOCALI A COMPLETAMENTO DELLA PEDEMONTANA

Nell’ambito dei lavori di costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta è prevista la realizzazione di una serie di opere che collegano la nuova arteria alla viabilità locale della Vallata dell’Agno. Ora però giungono notizie, confermate da diverse fonti, che il completamento di quelle opere sia fortemente a rischio a causa della mancanza di fondi e che, a oggi, non vi sia una soluzione praticabile.
Per questo il Mandamento Confartigianato di Valdagno, che ritiene quanto mai necessaria allo sviluppo economico la rete viaria progettata, ha deciso di scendere in campo a fianco dei Comuni della zona e assieme alle altre associazioni di categoria della zona, Confindustria e Confcommercio.
“Sappiamo – spiega il presidente Gianluca Cavion – come e quanto su quest’opera tutti i Comuni della vallata, sia quelli più toccati direttamente dal tracciato e sia quelli più distanti, si siano impegnati, sul piano tanto politico che tecnico, in maniera meritevole. La situazione è seria e non vogliamo neanche pensare a quale danno uno stop causerebbe al nostro territorio, sia dal punto di vista economico che d’immagine, dopo tutto il lavoro già compiuto”.
Questa mattina (23 dicembre, ndr) Confartigianato ha invitato e incontrato i sindaci di Recoaro Terme (Giovanni Ceola), Valdagno (Giancarlo Acerbi), Cornedo (Martino Montagna), Castelgomberto (Lorenzo Dal Toso), Brogliano (Santo Montagna) e Trissino (Davide Faccio) e i rappresentanti di Confindustria e Confcommercio, per coordinare un’azione comune con l’obiettivo di sbloccare la situazione.
“Abbiamo analizzato – commenta Cavion – la situazione e ne è emersa, punto molto importante, una unità d’intenti tra i soggetti interessati, condivisa dalla Provincia. Operativamente, abbiamo individuato quattro punti strategici d’azione: la richiesta del rispetto dell’intero Protocollo d’Intesa già siglato con la Regione riguardante le opere complementari, quali strutture indispensabili per il completamento dell’intera opera per l’impatto che avrà sul territorio; la richiesta di un incontro con la Regione, in particolare con l’assessore Elisa De Berti; la volontà di attivare azioni di protesta, anche clamorose, qualora le richieste non dovessero trovare soddisfazione, come ad esempio il blocco del casello. Infine, l’intenzione di redigere un documento che sintetizzi le ragioni dei rappresentanti della vallata, che portano avanti gli interessi di quasi 65 mila cittadini e di circa 3.300 attività economiche; tale documento sarà oggetto di una conferenza stampa di presentazione prevista a breve”.