CONFARTIGIANATO IMPRESE VENETO PLAUDE AL “PIANO ANTI-CRISI” DELLA REGIONE
Sbalchiero “boccata d’ossigeno per migliaia di nostre imprese di subfornitura”
“Il piano d’azione regionale che prevede finanziamenti agevolati per il supporto della liquidità aziendale, a favore delle PMI, mediante l’utilizzo dei fondi di rotazione istituiti presso Veneto Sviluppo S.p.A, è una boccata d’ossigeno per migliaia di imprese artigiane in particolare quelle di subfornitura”. Ad affermarlo Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che prosegue: “l’ampliamento delle possibilità di intervento ai casi in cui le PMI si trovino in presenza di crediti insoluti; di crediti verso la Pubblica Amministrazione; di rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine accesi per investimenti aziendali oppure per ottenere liquidità per onorare ordini e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi sono quattro opportunità straordinarie che non mancheremo di promuovere presso le nostre imprese”.
“Dal nostro osservatorio congiunturale sull’artigianato veneto –spiega Sbalchiero- emerge infatti, che a fine 2011 le sole imprese del manifatturiero che lavorano in subfornitura avanzano dai committenti circa 600 milioni di euro. Soldi per prodotti già consegnati, per lavori già effettuati. Che però i sub fornitori non riescono ad incassare. E, sempre più imprenditori rischiano di dover chiudere l’attività o peggio, pensano di togliersi la vita”.
Un problema, quello dei ritardi, che non accenna a diminuire. In media si attendono 137 giorni per essere pagati, 44 in più rispetto al 2010. E sempre più spesso, il pagamento non avviene. Punto e basta. Uno scandalo tutto italiano al quale non sono riusciti a porre un argine ne la legge ne il Governo. La Legge n° 192 sulla Subfornitura che imporrebbe il saldo delle fatture a 60 giorni è inapplicata da ben 11 anni e il Governo Monti, dopo alcune timide dichiarazioni di intenti questo inverno, ha messo in un cassetto il recepimento della direttiva comunitaria in materia”.
“Sono certo –conclude Sbalchiero- che questo nuovo provvedimento che conta su un plafond di risorse complessivamente disponibili di tutto rispetto (quasi 350 milioni di euro che se utilizzati solo a questo scopo attiverebbero 700 milioni di nuovi finanziamenti) risponderà alle necessità delle nostre imprese. Ma ci sono due condizioni da soddisfare: primo che il sistema bancario, necessario partner di questo progetto, non si tiri più indietro e dia la necessaria iniezione di liquidità a favore del nostro. sistema produttivo; secondo che le procedure burocratiche di Veneto Sviluppo vengano snellite al fine di rendere accessibili questi soldi in tempi brevi e certi”.