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CONFARTIGIANATO TRASPORTI. IL PADOVANO MICHELE VAROTTO CONFERMATO VICE, AMEDEO GENEDANI (MODENA) ELETTO PRESIDENTE

Il delegato per il Veneto di Confartigianato Trasporti, Michele Varotto, di Padova, è stato confermato all’unanimità vicepresidente di Confartigianato Trasporti. Il nuovo Presidente è l’emiliano Amedeo Genedani.
Sposato, con due figli, Michele Varotto è amministratore unico della Varotto Srl, azienda di autotrasporto di merci in regime di collettame di Padova. Consigliere della Categoria Trasporto merci dell’Unione Artigiani di Padova (UPA) dagli anni Novanta, dal 2012 ricopre la carica di vicepresidente nazionale.
Varotto affiancherà Genedani alla guida della Associazione di categoria maggiormente rappresentativa in Italia: oltre 35.000 le imprese socie, singole e consortili, di autotrasporto merci, che danno occupazione a 70.000 addetti. Affiancheranno Amedeo Genedani, in qualità di Vice Presidenti, anche Stefano Boco (Umbria), Agostino Pozzi (Lombardia) e Giovanni Mellino (Sardegna).
Amedeo Genedani, titolare di un’impresa di trasporti a Fiorano, in provincia di Modena, è Presidente di Confartigianato Lapam di Fiorano, e ha ricoperto numerosi incarichi associativi a livello nazionale e locale nell’ambito di Confartigianato Trasporti.  “Porterò con forza a livello nazionale –dichiara il VicePresidente Varotto- la drammatica situazione dei vettori del Nord Est, stretti fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata: centinaia sono costretti a chiudere, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Soltanto nei primi tre mesi del 2013, sono state 312 le imprese che hanno deciso di spegnere per sempre i motori dei loro camion e soltanto 135 i coraggiosi che hanno deciso di avviare un’attività nell’autotrasporto merci, con  un saldo negativo di 177 unità. Pesantemente negativi anche i dati del 2012 quando sono scomparse 589 imprese a fronte di 349 nuove attività, con un saldo negativo di 237 aziende. Attualmente gli autotrasportatori veneti sono 8.809, quando solo tre anni fa erano più di 10 mila”.
“La crisi dell’autotrasporto –prosegue Varotto- è resa ancora più grave dalla  concorrenza sleale messa in atto dalle imprese dell’Est Europa che violano le norme, facendosi beffa delle regole e non rispettando i costi minimi e le norme per la sicurezza. A cui adesso si aggiunge anche il vantaggio offerto loro dal nostro Governo in materia di Sistri. Il sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi –inutile, costose ed inefficiente-, che gli autotrasportatori italiani devono applicare dal 1° ottobre, non li riguarda!”.