Confartigianato Vicenza: “Lo stop ai voucher è un calcolo politico che danneggia le imprese”
“Come si dice in questi casi, il Governo ha buttato via il bambino con l’acqua sporca. La paura del referendum e delle conseguenze politiche che avrebbe comportato una vittoria dei sì ha spinto l’Esecutivo ad adottare un decreto legge che sancisce il ‘de profundis’ dei voucher per le imprese”.
Così sintetizza Sandro Venzo, delegato alla Formazione e al lavoro nella Giunta di Confartigianato Vicenza, che aggiunge: “Lo stiamo dicendo da tempo, non abbiamo mai pensato che i voucher fossero un strumento per creare buona occupazione, ma la decisione perentoria del Governo di eliminarli è arbitraria e dettata da logiche di calcolo politico, tenuto conto che, laddove utilizzati in modo corretto, consentivano alle aziende di rispondere ad esigenze improvvise di flessibilità a costi sostenibili”.
I dati degli ultimi anni evidenziavano una costante crescita del ricorso ai voucher, tuttavia l’ultimo provvedimento sulla tracciabilità ne aveva stabilizzato il numero, frenandone la corsa continua. Inoltre, tenuto conto che i voucher erano “tracciati”, lo Stato disponeva di strumenti di controllo non solo per individuare chi ne abusava creando un “dumping sociale”, ma anche per combattere il lavoro in nero.
“La decisione del Governo di evitare un confronto serio e costruttivo con le parti sociali per trovare delle soluzioni condivise – prosegue Venzo – dimostra ancora una volta che gli interessi politici finiscono con il prevalere sugli interessi del Paese. Le imprese sono sempre state disponibili a discutere anche di limitazione dei voucher, ma quella porta è stata chiusa. Ora attendiamo una proposta seria sulla riduzione del costo del lavoro, come promesso dallo stesso Governo, perché servono fatti concreti”.