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CONFARTIGIANTO TRASPORTI DEL VENETO

Il veneziano Nazzareno Ortoncelli, eletto presidente.

Nazzareno Ortoncelli di Torre di Mosto (VE) è il nuovo Presidente di Confartigianato Trasporti del Veneto. Lo ha eletto nei giorni scorsi il direttivo regionale alla presenza del VicePresidente Confartigianato Veneto con delega alle categorie Soffiro Fontana, il quale, ha comunicato le dimissioni della Signora Maria Teresa Faresin per motivi familiari. Ad affiancarlo sino al 2015 due vice presidenti: Cristian Foscarini di Treviso e Mirco Vettori di Belluno, quest’ultimo nella qualità di Vice presidente Vicario.
Ortoncelli, classe 1960, sposato con due figli, subentra nel 1985 al padre nell’azienda di trasporto per conto di terzi di famiglia. Socio da subito della Confartigianato di San Donà ha seguito con passione l’attività sindacale fino a diventare, nel 2006, capo categoria mandamentale e provinciale. Molte le iniziative promosse e coordinate nel corso del suo mandato al fine di garantire agli autotrasportatori una migliore organizzazione del proprio lavoro come gli accordi sottoscritti sui contratti di settore e l’organizzazione di corsi di formazione professionale. Nel 2011 entra a far parte del Comitato Esecutivo di Cofidi Veneziano  cooperativa di garanzia 107.
“E’ noto a tutti -afferma il neo presidente Ortoncelli- quanto la crisi stia penalizzando il comparto dell’auto. Non altrettanto si parla di quanto stia colpendo il settore dei veicoli commerciali ed industriali -le immatricolazioni di mezzi <3,5 Ton in Veneto sono calate del 25% nel biennio 2011-2012- e con esso, l’autotrasporto. Un settore dall’importanza strategica per l’economia, strettamente legato ed influente sull’andamento del PIL. Nel nostro Paese l’85,5% delle merci viaggia su gomma. Negli ultimi 15 anni l’autotrasporto ha avuto un’evoluzione piatta in Italia a differenza dei principali Paesi europei. Per non parlare di quelli di più recente ingresso nell’Unione che stanno marciando a ritmi incalzanti, tanto che il baricentro europeo del trasporto merci si sta spostando ad est penalizzando, in modo particolare, noi vettori veneti. L’impatto è tutto nei numeri. In regione, oggi, operano 8.809 imprese artigiane di trasporto (dati al 30/6). Ben 200 in meno rispetto a fine 2012 e se analizziamo l’ultimo anno e mezzo la riduzione sale a meno 440 attività (-5%)”.  
“E’ dunque urgente –continua il Presidente- che tutti gli attori coinvolti iniziano a pianificare assieme strategie e azioni che ridiano competitività ed efficienza al sistema del trasporto merci italiano. Con la committenza, che come noi risente della difficile congiuntura, da troppo tempo ci si limita a discutere di problemi tariffari mentre, ritengo sarebbe molto più produttivo parlarci su come dare più efficienza al sistema. Trovare soluzioni logistiche adatte ad ogni tipologia di trasporto è una strada che abbiamo percorso di rado vuoi per nostra incapacità ad aprire dialoghi concreti vuoi per la scarsa volontà della controparte a discutere soluzioni condivise. Purtroppo per lungo tempo ha prevalso la logica del poco rispetto per le esigenze lavorative degli altri. In questa fase di forti cambiamenti ritengo che debbano cadere certe barriere pregiudiziali in un ottica di sistema”.
 
Nel settore dell’autotrasporto nazionale, dal 2005 ad oggi, tenendo conto dei dati ISTAT, la quantità di merce movimentata si è ridotta da 1,5 a 1,3 milioni di tonnellate, con una perdita dell’11%. L’Italia è quinta in Europea per traffico stradale delle merci.
Nel 2005 è iniziato il calo dei chilometri percorsi che, nel 2011, si è attestato a meno 25%.
Le prime tre Regioni in Italia originano quasi il 50% del traffico: la Lombardia al 21%, Emilia Romagna 13%, Veneto al 12%. Vengono dopo Piemonte, Toscana e Lazio. La presenza di traffico originato all’estero è molto ridotta e rappresenta solo l’1% del totale, con una diminuzione costante sull’ultimo decennio.