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CONSUNTIVO DEL CONSORZIO REGIONALE DI GARANZIA PER L’ARTIGIANATO: UN VIVACE 2007, MA PREOCCUPAZIONI PER IL 2008

20/02/2008CONSUNTIVO DEL CONSORZIO REGIONALE DI GARANZIA PER L'ARTIGIANATO: UN VIVACE 2007, MA PREOCCUPAZIONI PER IL 2008 L'andamento del credito è considerato tra le "spie" più significative, per comprendere l'andamento di un settore. E i dati dicono che nel 2007 il credito all'artigianato ha avuto un andamento molto positivo, in Veneto. I dati sono dei consorzi fidi aderenti al CRGA (Consorzio Regionale di Garanzia per l'Artigianato), che associano oltre 63.000 aziende a livello regionale: l'anno scorso si è concluso con un incremento del 9,8% sul 2006 per gli importi garantiti deliberati e del 16,1% nel numero delle operazioni. "Si tratta di un consuntivo significativo, che conferma come l'artigianato in Veneto sia ben vitale, nonostante le difficoltà della congiuntura economica -commenta il presidente del C.R.G.A., Mario Citron- Se poi guardiamo alle dinamiche di breve e medio- lungo termine, la valutazione positiva ne esce rafforzata".L'anno scorso i finanziamenti a medio- lungo termine sono cresciuti del 15,9%, fermandosi a 313.650 milioni, mentre il numero delle operazioni è aumentato di 4,7 punti, per un totale di 5.971. Quanto al breve termine, le operazioni finanziate sono state 15.316 (più 21,2%), per oltre 602 milioni (più 6,9%). Complessivamente, gli importi finanziati arrivano quasi a 916 milioni, contro gli 834 di un anno prima. "Secondo noi -commenta Citron- queste cifre confermano che l'approccio dell'artigianato al credito diventa sempre più maturo. Infatti crescono vistosamente le pratiche a breve, ma per importi mediamente minori, il che vuol dire che questa forma di credito viene utilizzata soprattutto per le necessità della gestione quotidiana; al contrario, gli importi dei finanziamenti a medio- lungo termine crescono più del numero di pratiche".Siamo quindi di fronte ad imprese che diventano più strutturate? Più solide? Che  investono di più e sono in grado di progettare l'attività su un periodo medio- lungo? "Sembrerebbe proprio di si -spiega Citron- anche se una analisi più attenta delle informazioni ci suggerisce di essere un po' cauti. Emergono infatti una preoccupante costanza e una forte consistenza della percentuale degli importi finanziati a medio-lungo periodo concessi per richieste di liquidità soprattutto per soddisfare l'aumento dell'imposizione fiscale, una maggiore necessita di consolidamento delle passività a breve e, in misura preoccupante, anche per sopperire a ritardi nei pagamenti dei clienti: in termini percentuali da due anni siamo oltre il 37%. Una cifra consistente, attorno ai 116 milioni di euro, "sottratta " alla più naturale destinazione, gli investimenti in beni strumentali.""E' una percentuale purtroppo destinata a crescere molto nel corso di quest'anno -conclude Citron- se verrà confermato il crollo delle domande di finanziamento per investimenti in beni strumentali registrato a gennaio 2008. Siamo in molti casi di fronte ad un calo dell'80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una situazione molto grave a cui chiunque sarà chiamato a governare il nostro Paese dovrà cercare di porre rimedio".