CONTRIBUTO SISTRI 2012, CONFARTIGIANATO AL MINISTERO DELL’AMBIENTE: INACCETTABILE PAGARE UN SERVIZIO CHE NON C’È
Pagare ancora una volta per un servizio insistente? La imprese, comprensibilmente, non ci stanno. Si avvicina, infatti, la scadenza per il versamento del contributo SISTRI, fissata per il 30 aprile prossimo, ma il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, la cui entrata in funzione era prevista nel 2010, dopo un paio di slittamenti (decisi anche a seguito del disastroso “click-day” voluto proprio da Confartigianato per testare la procedura) ancora non è operativo.
Le imprese, ora, sono chiamate a versare per la terza volta il contributo SISTRI senza avere alcun riscontro, visto che il servizio, in base all’ultimo “Milleproroghe”, dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – cominciare a funzionare a luglio.
L’obiettivo del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti resta peraltro condiviso, perché in linea con l’aspettativa delle imprese di semplificare le procedure e gli adempimenti riducendo i costi.
Quello che non è accettabile è un esborso senza alcuna contropartita.
“Le aziende – ha denunciato il presidente regionale di Confartigianato, Giuseppe Sbalchiero – sono chiamate a versare complessivamente quasi 35 milioni di euro, che si aggiungono ai 70 già pagati inutilmente negli anni precedenti”.
Solo in Veneto, in base a stime camerali, sono quasi 40 mila le aziende che entro la fine del mese dovranno metter mano al portafogli.
Per questo la Confartigianato ha chiesto all’attuale ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di intervenire per ovviare a questa assurdità. L’appello si aggiunge alle precedenti richieste attraverso le quali la stessa Confartigianato aveva reclamato il rimborso di quanto già versato inutilmente o che, in alternativa, una volta attivato il servizio, i contributi pagati sanassero il debito per le scadenze successive.