Coronavirus. Un accordo interconfederale rende operativo il fondo FSBA con una linea speciale
6 marzo 2020
Una misura speciale per un evento eccezionale. Confartigianato, in prima linea sin dai primi giorni di Coronavirus per sostenere le imprese e i lavoratori, mantenere attivo il tessuto imprenditoriale locale e salvaguardare i posti di lavoro, mette in atto un intervento
per fronteggiare l’emergenza.
Di concerto con le altre associazioni artigiane e CGIL, CISL, UIL del Veneto, Confartigianato ha infatti sottoscritto (ieri, 4 marzo 2020, ndr) un accordo che rende operativo per il Veneto il fondo FSBA- Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (la cassa integrazione del settore artigiano non edile) per far fronte a periodi di mancanza di lavoro dovuti al diffondersi del Coronavirus. Si tratta di una prestazione straordinaria, ulteriore e diversa da quelle già erogabili dal fondo (Assegno ordinario e Assegno di Solidarietà), in pratica una speciale linea di ammortizzatore sociale, immediatamente utilizzabile dalle imprese, anche da quelle con un solo dipendente. La misura prevede una dotazione di 20 settimane di sostegno aggiuntive alla dotazione ordinaria già esistente per tutte le realtà produttive versanti EBAV, esclusa l’edilizia, che in Vicenza sono 7504 (il 21.5% del totale Veneto) e danno lavoro a 35.183 dipendenti (pari al 22.8% degli impiegati nelle imprese venete).
L’ammortizzatore sociale FSBA con causale Coronavirus è utilizzabile in tutta la Regione, per il periodo che va dal 26 febbraio al 31 marzo 2020 e consente di recuperare retroattivamente anche le assenze dei lavoratori dal 26 febbraio scorso. Il fondo potrà autorizzare l’utilizzo della causale Coronavirus per ulteriori finestre temporali in base al monitoraggio sull’utilizzo in rapporto alle risorse disponibili e al perdurare della situazione epidemiologica anche in base ai provvedimenti delle autorità competenti. Con l’accordo si consente l’accesso a questo strumento di sostegno al reddito a favore di tutte le imprese di tutto Veneto, quindi anche fuori le zone rosse.
Le aziende artigiane maggiormente coinvolte dall’emergenza sono: i bus operator, i trasportatori merci conto terzi, gli acconciatori, le imprese del settore alimentare nell’indotto del turismo, le imprese dell’area moda e del manifatturiero in genere legato a mancate forniture di componenti e/o al calo di domanda della propria filiera di riferimento.
“Anche in questa situazione d’emergenza Confartigianato ha dimostrato la propria capacità di reazione dando subito risposte concrete a imprese e lavoratori perché deve essere garantito il reddito a chi non lavora, senza gravare sui costi aziendali – commenta al proposito Sandro Venzo, componente della Giunta Esecutiva con delega al Lavoro e alla Formazione -. Non solo, in questo modo si va anche a preservare le competenze professionali dei dipendenti dell’artigianato formate in tanti anni di lavoro per tornare ad essere competitivi appena sarà superata anche questa grave situazione. Monitoriamo quotidianamente quando accade ascoltando le problematiche che via via incontrano le nostre imprese, e i loro collaboratori, cercando di trovare strumenti e soluzioni adeguate. Da sempre Confartigianato è anche soggetto sociale e mai come in questo momento sente la propria responsabilità verso le imprese, e di quanti in esse operano. Lo facciamo con strumenti come FSBA ma anche portando la voce del mondo produttivo nei tavoli istituzionali che devono, e dovranno, affrontare una situazione mai conosciuta prima. Infatti, altro obbiettivo dell’Associazione è rendere operativa anche la Cig in deroga in Veneto per disporre del più ampio set di soluzioni sul fronte del sostegno al reddito per fronteggiare questo momento di particolare contrazione economica”.
Per informazioni su come poter utilizzare FSBA per causale Coronavirus le imprese possono rivolgersi alla sede provinciale e a quelle mandamentali di Confartigianato Vicenza.