Protocolli aziendali anticontagio nelle aziende
Si prosegue, fino al 30 giugno prossimo, nella loro applicazione
6 maggio 2022
A seguito dell’incontro avvenuto lo scorso 4 maggio tra Parti Sociali e Rappresentati del Governo, è stata presa la decisione condivisa di proseguire, fino al 30 giugno prossimo, nell’applicazione dei Protocolli aziendali anticontagio nelle aziende.
La posizione di condivisione di Confartigianato e delle altre Confederazioni datoriali è motivata soprattutto dall’esigenza di tutelare i datori di lavoro dalle responsabilità civili e penali derivanti in caso di contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro. Come noto, infatti, i principi e la legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro impongono ai datori di lavoro di applicare in azienda la massima sicurezza tecnologicamente fattibile. In base all’art 29-bis del DL 23 del 08 aprile 2020 l’applicazione dei protocolli in azienda consente al Datore di Lavoro l’esclusione dalla responsabilità ex art 2087 del Codice Civile.
Il documento dell’aprile 2021, condiviso tra le Parti Sociali, viene confermato integralmente. Le mascherine continueranno a essere fornite dai datori di lavoro come DPI e anche le altre misure presenti dovranno essere rispettate così come i comitati aziendali o territoriali/settoriali continueranno a svolgere un importante ruolo attivo.
Occorre ricordare comunque che l’applicazione dei Protocolli va coordinata con le più recenti indicazioni ministeriali legate ad un progressivo allentamento delle restrizioni, in particolare sull’utilizzo delle mascherine al chiuso: l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi di lavoro riguarda i lavoratori, non quindi terzi e clienti che dovessero accedere alle attività, come nel caso di attività aperte al pubblico (bar, ristoranti, attività commerciali, gelaterie, acconciatori, estetiste, tatuatori, officine meccaniche ecc.). Rimane la buona regola di invitare terzi e clienti ad indossare, al chiuso, appropriati dispositivi di protezione delle vie respiratorie, come previsto dalla recente Ordinanza 28 aprile del Ministero della Salute.