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CRISI DEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO

A seguito sollecitazione della categoria veneta, Confartigianato Trasporti invia lettera al Ministro Lupi

Il 4 luglio scorso, la Confartigianato Trasporti, insieme con altre dieci associazioni del settore tra cui Cna Fita, Anita, Fai e Assotir, ha inviato una lettera al Ministro Lupi e al Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Del Basso, per esprimere il rammarico in merito agli ultimi sviluppi della vertenza riguardante il settore dell’autotrasporto. Il tenore del documento, con cui si denuncia al Ministro il mancato rispetto del Protocollo d’Intesa siglato il 28 novembre scorso, ed in particolare alcuni suoi contenuti come il cabotaggio, sono il frutto della lettera inviata dalla Confartigianato Trasporti del Veneto a sigla del Presidente regionale Nazzareno Ortoncelli ed indirizzata al Presidente Amedeo Genedani. A quest’ultimo il Veneto aveva infatti chiesto esplicitamente di attivarsi nei confronti del Governo, anche in merito alla grave turbativa del settore dell’autotrasporto merci generata dal cabotaggio, ed ai possibili rimedi. “Nonostante dei primi passi incoraggianti –dice il Presidente di Confartigianato Veneto Giuseppe Sbalchiero– non si poteva che accusare la scarsa attenzione del Governo per le questioni che stanno mettendo in ginocchio le imprese del settore. L’ultimo incontro con lo staff del Sottosegretario ai Trasporti risale al 25 marzo scorso, ed a nulla sono valsi i ripetuti appelli alla ripresa dei tavoli di concertazione. Tempi di pagamento, controlli, cabotaggio sono argomenti che non è più possibile ignorare. Senza tralasciare –continua il Presidente Sbalchiero– la spada di Damocle rappresentata dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea che il 4 settembre prossimo si pronuncerà sulla legittimità o meno dei costi minimi dell’autotrasporto praticati in Italia.” La lettera recapitata al Ministro non è di sola protesta, è corredata infatti da una serie di proposte emendative da prendere in esame in vista di un provvedimento legislativo prossimo in materia di infrastrutture e trasporti. Maggiori controlli e sanzioni, crediti d’imposta e interventi sui divieti sono solo alcuni esempi di ciò che di pratico viene chiesto. Per comprendere, infine, il livello di estremo disagio provato dagli autotrasportatori, si cita espressamente la frase di chiusura del documento ricevuto dall’ On. Lupi: “…..le Associazioni firmatarie della presente lettera, in mancanza di vostro sollecito riscontro, Vi informano che valuteranno eventualmente di proclamare lo stato di agitazione della categoria”.