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CRISI, PARLIAMONE : SE NE DISCUTERA’ LUNEDI’ 1 DICEMBRE CON L’ECONOMISTA LORENZO GAI NEL CORSO DELL’ASSEMBLEA SOCI DELL’ASSOARTIGIANI DI VICENZA

27/11/2008CRISI, PARLIAMONE : SE NE DISCUTERA' LUNEDI' 1 DICEMBRE CON L'ECONOMISTA LORENZO GAI NEL CORSO DELL'ASSEMBLEA SOCI DELL'ASSOARTIGIANI DI VICENZA All'ordine del giorno figurano argomenti come l'approvazione delle linee programmatiche per il prossimo quadriennio, il programma delle attività per il 2009, ma è inevitabile che all'Assemblea Generale dei Soci dell'Assoartigiani Confartigianato vicentina, in programma lunedì 1 dicembre dalle 18.30 al Centro Congressi di Via Fermi a Vicenza, si parlerà anche e soprattutto dell'attuale crisi. In primo luogo, aggiornando gli imprenditori sulla decisa azione che in sede nazionale le organizzazioni artigiane stanno portando avanti perché il Fisco prenda in considerazione la richiesta di una revisione degli studi di settore tenendo conto proprio dell'attuale momento di difficoltà, e successivamente, quando l'Assemblea terrà il suo momento "pubblico" a partire dalle 20, cercando di ragionare sulla congiuntura in atto a livello internazionale assieme a un economista eccellente, il prof. Lorenzo Gai, docente di Intermediazione Finanziaria all'Università di Firenze.Ma come sta arrivando l'artigianato vicentino, dal punto di vista economico, a questa fine anno? Un affidabile "termometro" lo offre la recente indagine effettuata dall'Ufficio Studi dell'Associazione provinciale relativa al primo semestre di quest'anno, dalla quale sostanzialmente emerge che la crisi finanziaria di settembre è venuta ad abbattersi su uno scenario già contraddistinto da luci e ombre.«In sintesi – osserva il presidente Giuseppe Sbalchiero – nei primi sei mesi di questo 2008 è rimasto positivo, ma ridimensionandosi rispetto alle ultime ricognizioni, l'andamento dei fatturati dell'artigianato vicentino: +1,9% tendenziale annuo, cioè rispetto al primo semestre 2007. Un risultato che non raggiunge il tasso medio di inflazione, a dimostrazione del rallentamento generale dell'economia complessiva, non solo a livello locale, iniziato già dai primi mesi di questo travagliato anno. È rimasta forte la spinta delle costruzioni, concentrata soprattutto sui lavori di impianto; la manifattura ha faticato ancora e i servizi, in un clima di aspettative in calo, hanno aumentato di poco il loro fatturato».Se si vuole poi osservare l'andamento della piccola impresa nelle varie aree geografiche, Sbalchiero osserva: «Alla fine del 2007, tutte le zone del vicentino, guidate da Vicenza, segnavano con misure diverse un buon aumento del fatturato medio delle imprese artigiane. Nei primi mesi del 2008 proprio il capoluogo e i Comuni circostanti hanno frenato  riducendo la produzione dello 0,4%. Anche l'artigianato dell'Area Berica ha visto il segno meno nel volume d'affari prodotto nei primi sei mesi dell'anno (-2,9%), invertendo il discreto risultato di fine 2007. Altre due aree hanno aumentato moderatamente i fatturati delle imprese artigiane: +2,7% l'Agno-Chiampo, +1,3% Bassano-Marostica. Infine, l'Alto Vicentino si è rivelato in questo difficile 2008 il territorio più dinamico, con un +6,3% a Thiene e + 9% a Schio».Quanto all'andamento dei cosiddetti "macrosettori", il presidente Assoartigiani sottolinea che «si è confermata la tendenza già individuata da tre anni a questa parte, ovvero la difficoltà complessiva di una manifattura particolarmente esposta alla concorrenza internazionale e a processi di riorganizzazione interna. Il risultato (+0,2%), pur positivo, ha segnato un calo del comparto dopo i discreti risultati di fine 2007 che lasciavano sperare prospettive migliori. In aumento, anche se di poco, il fatturato dei servizi (+1,1%). Ma c'è da attendersi una contrazione complessiva dei consumi, dettata dall'instabilità generale e dalla contrazione del reddito disponibile delle famiglie. Le costruzioni, nel complesso, hanno continuato a trainare l'economia, anche se a ritmi ridotti rispetto a qualche semestre fa».Circa l'andamento per categorie, secondo Sbalchiero «non stupisce il risultato sotto tono dei Servizi, con una crescita marginale dei fatturati. A fronte di un risultato negativo degli Autoriparatori (-2,1%) spiccano tuttavia due comparti virtuosi: i Trasporti hanno confermano (+4,3%) di riuscire ad affrontare il mercato con imprese più strutturate e competitive; aumentati anche i fatturati dei servizi di Estetica. Tutto sommato positivo il risultato del comparto Moda, con Abbigliamento e Tessile  entrambi con un lieve aumento del fatturato (+2,3% e +2,4%), dimostrando tenacia e capacità di innovare in tempi davvero difficili. Infine, nella manifattura i comparti più dinamici degli ultimi anni, ovvero Meccanica e Legno, mostrano qualche difficoltà: positivo, ma di poco, l'andamento delle imprese meccaniche (1,8%) mentre in calo (dopo tre anni positivi) il volume d'affari delle imprese produttrici di mobili e affini (-6,1%). Per il secondo semestre consecutivo è rallentata la corsa dell'Alimentare(-0,1%), mentre Concia e Oro (-3% e -2,2%) restano ancora bloccati da una congiuntura settoriale sfavorevole».