DAL 18 MARZO AL 2 APRILE LA MOSTRA “LA SARTORIA VICENTINA INCONTRA IL CINEMA” AL PALAZZO DELLE OPERE SOCIALI DI VICENZA
_x000D_
_x000D_
_x000D_
_x000D_
_x000D_
16/03/2006DAL 18 MARZO AL 2 APRILE LA MOSTRA "LA SARTORIA VICENTINA INCONTRA IL CINEMA" AL PALAZZO DELLE OPERE SOCIALI DI VICENZA_x000D_
Un appuntamento con l’eleganza, lo stile e la cultura: è questo quanto propone "La Sartoria Vicentina incontra il Cinema", mostra in programma da sabato 18 marzo a domenica 2 aprile al Palazzo delle Opere Sociali in Piazza Duomo a Vicenza nell’ambito della Settimana dell’Artigianato 2006.Per l’occasione, i saloni al pianterreno del Palazzo si trasformeranno in una sorta di "piazza" affollata di persone – raffigurate da manichini – colte nei diversi gesti della quotidianità ma accomunate da un unico fattore: indossare un abito di sartoria. Il visitatore potrà così ammirare capi realizzati per la prossima stagione primavera-estate e che sono frutto di quella cura, di quella ricerca e di quella qualità che solo un lavoro altamente artigianale sa realizzare. Quello della sartoria artigiana è infatti un mondo che sceglie la personalizzazione, che tende, nel contesto della moda, a studiare ogni vestito come un "unicum" disegnato e realizzato sulle specifiche caratteristiche del singolo cliente.Diciassette sono gli atelier che hanno aderito all’iniziativa: Donatella, Paola Girardi, Mariarosa Manca, Martini & Moscolin, Pasinato, Scilla Tabarin di Vicenza; Moda Folies di Belvedere di Tezze; Trendy di Grumolo delle Abbadesse; Adriana Muzzolon e Carla Storti di Lonigo; La Nicchia di Noventa; Arianna Vaccari di Orgiano; Mode Mirella di Passo di Riva; Lidea Sartoria di Povolaro; Addis Lorenzoni di Quinto Vicentino; Annasandra Sposa di Sandrigo; Zanella di Schio.Ma dai laboratori sartoriali non escono solo abiti realizzati su misura e "a regola d’arte" per la clientela, quanto anche ricercati costumi per il cinema e il teatro. Ecco perché, nel contesto della mostra, troveranno collocazione anche i sette modelli di scena realizzati dalle sartorie per il film "Un atto d’amore", girato da Antonio Baldo e Stefano Viero tra il 2004 e il 2005 utilizzando alcune "location" beriche come Villa Cordellina a Montecchio e, a Vicenza, la chiesa di Santa Lucia, il loggiato di Santa Chiara, la torre campanaria del Duomo. Ambientata nell’Inghilterra del Cinquecento, la pellicola – tratta dal dramma teatrale "Un uomo per tutte le stagioni" di Robert Bolt – ripercorre la vicenda storica di Tommaso Moro all’epoca del contrasto tra il re Enrico VIII e la Chiesa, che avrebbe portato allo scisma anglicano. In quella circostanza, da uomo di stato Moro si oppose alla volontà del sovrano di divorziare dalla moglie Caterina d’Aragona per sposare Anna Bolena, non riconoscendogli la potestà di legiferare su un problema morale. Per questo egli verrà giustiziato e, in seguito, canonizzato."Un atto d’amore" – prodotto dall’Associazione Teatrale "Città di Vicenza" e realizzato da Fabbrica Lumière – verrà proiettato in prima assoluta in occasione dell’inaugurazione della mostra, fissata per le ore 18 di sabato 18 marzo."La Sartoria Vicentina incontra il Cinema" al Palazzo delle Opere Sociali rimarrà poi aperta – a ingresso libero – da domenica 19 al 2 aprile con orario 9-12 e 15.30-19.30.