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DALL’OSSERVATORIO ECONOMICO DELL’ASSOARTIGIANI VICENTINA EMERGONO SEGNALI POSITIVI PER IL VOLUME D’AFFARI

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27/09/2006DALL’OSSERVATORIO ECONOMICO DELL’ASSOARTIGIANI VICENTINA EMERGONO SEGNALI POSITIVI PER IL VOLUME D’AFFARI_x000D_
Dall’Osservatorio sui dati economici dell’artigianato della provincia di Vicenza realizzato dall’Ufficio Studi dell’Assoartigiani arrivano segnali positivi, almeno per quanto riguarda il volume d’affari: + 5,5 per cento totalizzato a fine 2005, che ha prolungato così la serie positiva in atto dal primo semestre del 2004. Ancora in calo, invece, gli investimenti in macchinari.Vicenza ha fatto meglio del Veneto, il cui incremento complessivo si è fermato a un pur positivo +3,7 per cento. "È un dato che fa ben sperare – afferma il presidente provinciale dell’Assoartigiani Giuseppe Sbalchiero – e che conferma una sensazione già diffusa e percepibile da qualche mese. Certo non è il caso di lasciarsi andare a eccessivi trionfalismi, ma la serie positiva dimostra la solidità produttiva dell’artigianato vicentino che, dopo le necessarie ristrutturazioni imposte dalla crisi degli ultimi anni, sembra aver rialzato la testa".Un rapido confronto con i risultati regionali mette in evidenza alcuni dati interessanti. La manifattura vicentina, per esempio, soffre di più rispetto alla media regionale, anche se di poco (+2,3 per cento contro +2,6 per cento): il comparto trainante dell’economia provinciale appare ancora appesantito dalle recenti difficoltà, ma riesce a tenere il passo.Il settore delle costruzioni si dimostra ancora dinamico e in salute, sia pure con un andamento più "moderato, con una crescita dei fatturati pari all’8 per cento (contro il +6,4 per cento del dato veneto). Infine, le attività dei servizi sembrano testimoniare un buon risveglio dei consumi nel territorio, superiore alla media regionale: + 6,8 per cento la crescita dei fatturati del comparto, contro un +0,8 per cento della media veneta.L’andamento di crescita del volume d’affari caratterizza un po’ tutte le aree geografiche della provincia, ma con alcune significative differenze: l’Area Berica (+7,4 per cento), Vicenza (+7,9 per cento) e soprattutto la zona Bassano-Marostica (+9,7 per cento) si collocano sopra la media provinciale. Più limitato l’incremento segnato da Thiene, da Schio e dall’area dell’Agno-Chiampo.Tra le categorie, spicca il risultato positivo dell’edilizia (+13,1 per cento), dei riparatori d’auto(+9,8 per cento), dei trasporti (+7,8 per cento) e delle arti sanitarie e varie (+7,2 per cento), mentre in negativo si registra il calo dei fatturati dell’oreficeria (-11,2 per cento), del tessile (-2 per cento) e dell’abbigliamento (-0,2 per cento). Per il distretto orafo si tratta di una battuta d’arresto peraltro abbastanza prevista, anche se la fine del 2004 e l’inizio del 2005 avevano fatto sperare in un miglioramento della situazione. Prosegue invece il trend negativo del tessile, mentre per l’abbigliamento siamo alla seconda battuta d’arresto consecutiva, dopo che alla fine del 2004 sembrava essersi momentaneamente invertita una serie storica piuttosto negativa per la categoria. Se da un lato i risultati economici sembrano tenere e, anzi, in qualche caso appaiono addirittura lusinghieri, non altrettanto si può dire per le aspettative, rappresentate dagli investimenti in macchinari delle imprese che rivelano, con buona approssimazione, le proiezioni future di produzione e di vendita dell’artigianato. Ad eccezione di Bassano- Marostica (+26,9 per cento) e Schio (+0,6 per cento), tutte le altre aree e la maggior parte delle categorie registrano infatti un calo di questa voce di bilancio."È comunque un fatto – conclude Sbalchiero – che i dati di contesto stanno finalmente migliorando. Molte imprese hanno sofferto in questi mesi, ma molte sono anche riuscite a cogliere l’occasione per evolvere e innovarsi per rimanere competitive. Ora è necessario superare la paura che ha frenato e frena gli investimenti, perché l’artigianato non deve assolutamente perdere il passo. Questi sono i momenti in cui l’imprenditore di razza, e fortunatamente a Vicenza sono tanti, sa dove e come cavalcare l’onda della ripresa. Ne abbiamo dato prova in passato, mi aspetto quindi una brillante reazione già nei prossimi mesi".