Dati Movimprese del I trimestre 2014: nel Vicentino la migliore performance è quella dell’artigianato
Sono stati diffusi da Movimprese Unioncamere i dati sulla natalità e mortalità delle aziende nel primo trimestre del 2014. Per quanto riguarda la provincia di Vicenza, e in particolare le aziende dell’artigianato, si registrano 129 unità in meno pari a un tasso di crescita del -0,51% nel I trimestre dell’anno, un risultato che ci colloca nella parte alta della classifica italiana.
Fanno meglio, infatti, solo Isernia, Bolzano e Arezzo.
Per trovare un’altra provincia veneta si deve scorrere l’elenco fino al ventesimo posto, dove sta Treviso con un saldo negativo, tra aziende iscritte e cessate, di 189 unità (pari a un tasso di crescita del -0,78%). Vicenza fa meglio anche del resto del Veneto, visto che la media regionale si attesta sul -0,92%.
Fin qui i dati dell’artigianato. Se poi si vanno a consultare i dati relativi al totale delle imprese vicentine, e quindi comprensivi anche di industria e commercio, si nota che il saldo è del -0,92%, la peggior performance di tutto il Veneto.
In pratica, tra aziende iscritte (1.314) e cessate (2.083) la differenza è di 769 unità in meno. Ma di nuovo l’artigianato mostra di essere una voce importante, visto che, sul totale di quelle 1.314 nuove imprese, ben 536 (pari al 41%) sono artigiane.
«È presto – commenta il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo – per capire la situazione dei diversi comparti sulla base di questi dati. Certo è che l’artigianato, nei primi mesi del 2014, ha dimostrato la sua tenuta complessiva e, anzi, evidenziato segnali di ripresa rispetto agli altri settori e alle altre realtà regionali. E questo nonostante il perdurante momento di incertezza, e una burocrazia che non aiuta. La voglia di fare, insomma, rimane: un tale spirito imprenditoriale va sostenuto dalle istituzioni, a partire da quelle locali».