“Diamo credito alle imprenditrici”: convegno del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Vicenza sul protocollo a favore delle aziende in rosa
Secondo una indagine condotta da Artigiancassa sulle micro e piccole imprese femminili, a Nordest nel II trimestre 2014 quasi una imprenditrice su due (il 48,4% delle intervistate) è riuscita sì a far fronte, ma con difficoltà, al fabbisogno finanziario dell’impresa e ben il 37,4% non è invece stata in grado.
Sempre con riferimento al Nordest, la maggior parte delle imprenditrici intervistate (56,0%) ha denunciato un peggioramento del costo del finanziamento e oltre i due terzi ha dichiarato un peggioramento della situazione relativa alle garanzie richieste dalle banche.
Una situazione difficile, cui cercano di porre rimedio le linee di finanziamento previste dal Protocollo d’intesa sottoscritta da Abi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari Opportunità, Ministero dello Sviluppo economico e anche da Confartigianato, che hanno messo a disposizione un plafond iniziale di 20 milioni di euro in grado di attivare nuovi finanziamenti per quasi 400 milioni, per favorire l’accesso al credito in particolare alle donne che avviano una start-up, che investono per potenziare l’impresa, o che ripartono da una fase di difficoltà.
Al tema è stato dedicato il convegno “Diamo credito alle imprenditrici”, organizzato dal Movimento Donne Impresa di Confartigianato Vicenza con Confartigianato Veneto.
L’incontro, aperto da Paola Zanotto, ha visto gli interventi di Bruno Panieri, direttore del dipartimento Politiche Economiche di Confartigianato, che ha illustrato le caratteristiche del protocollo d’intesa, mentre Sabrina Fausta Aloise, dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, ha affrontato il tema “Le imprese femminili e il Fondo Centrale di Garanzia: corsia preferenziale”. A Luca Felletti, vicedirettore di Veneto Sviluppo, è spettato il compito di fare il punto complessivo su “I finanziamenti agevolati per l’accesso al credito delle imprese femminili”; le conclusioni sono state affidate al presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo.
“L’imprenditoria femminile è un’opportunità per la crescita economica troppo importante per non essere colta – sostiene Paola Zanotto, presidente di Donne Impresa di Confartigianato Vicenza, che conta 5.691 imprenditrici – e un elemento significativo è dato dal trend in crescita. Ma questa sfida imprenditoriale non può tuttavia essere affrontata come scelta esclusivamente personale, con il rischio di assumere i connotati di un’opzione sociale priva quasi di alternative. L’autoimpiego è una risorsa troppo importante per non essere colta, per cui auspico veramente ci sia un lavoro di sinergia fra tutti gli attori che possono aiutarci a fare impresa”.
“Parlando di artigianato veneto – secondo la presidente regionale Daniela Rader – le imprenditrici sono 37.524 di cui 15.978 (42,6%) titolari; ed è a questa realtà che il protocollo di intese siglato guarda, ma serve che le banche del territorio veneto aderiscano per dare modo alle imprese di accedervi con facilità”.
Sotto questo punto di vista, il presidente provinciale di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo è presente sin dall’inizio del suo mandato, indicando nell’imprenditoria femminile un fattore di crescita strategico.
“Le politiche associative devono essere rivolte a eliminare, o quanto meno a ridurre, gli ostacoli che le imprenditrici incontrano; quindi, connaturate al nostro fare quotidiano e non lasciate solo all’azione meritoria del Movimento. Ecco perché abbiamo invitato le banche del territorio a questo convegno e auspichiamo la loro adesione al Protocollo”.