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Donata al Vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, la statuina del presepe da Coldiretti e Confartigianato Vicenza. Il manufatto raffigura un’artigiana casearia

Si è rinnovata anche quest’anno la tradizione della consegna della statuina del Presepe al Vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, da parte di Coldiretti e Confartigianato Vicenza, dalle mani dei rispettivi presidenti Gianluca Cavion e Pietro Guderzo.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che parlino del presente, ma anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo made in Italy, dei saperi che lo valorizzano, nonché della sostenibilità legata alla territorialità.

Così come a Vicenza, la consegna è avvenuta in tante altre città, a ricordare l’importanza di due settori, agricoltura e artigianato, che contribuiscono all’economia del territorio e fanno conoscere le eccellenze italiane anche all’estero.
Un’iniziativa nazionale promossa da Coldiretti e Confartigianato, di concerto con Fondazione Symbola, sotto l’egida del Manifesto di Assisi e con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti”, che ha coinvolto le due Associazioni in tutta Italia.
Il Presepe è la rappresentazione per eccellenza dell’accoglienza e della comunità e attraverso i suoi personaggi racconta la realtà della vita di tutti i giorni, dove artigiani e agricoltori sono spesso protagonisti.
Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno arriva un’artigiana casearia.
“Realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, la statuita di nuovo racchiude in sé i settori, agricoltori e artigiani, e rappresenta appieno la qualità manifatturiera made in Italy del bello, buono e ben fatto. La statuina vuole anche rimarcare la cura che agricoltori e artigiani mettono nel loro mestiere: nella selezione delle materie prime, nel rigoroso controllo dei processi di lavorazione, nella certificazione e tracciabilità dei prodotti. Aspetti che ribadiscono l’affidabilità, la sostenibilità e l’eccellenza delle nostre specialità alimentari, realizzate nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente”.
“Il settore lattiero caseario vicentino è un fiore all’occhiello dell’economia agricola non soltanto berica – commenta il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo – ma a livello nazionale e contribuisce sensibilmente alla biodiversità delle produzioni, attraverso oltre 740 allevamenti in provincia di Vicenza, con una produzione annua che supera le 380 mila tonnellate di latte, alimentando una filiera di tutto rispetto, che occupa migliaia di lavoratori diretti e dell’indotto. Un settore che, come molti altri, sconta la mancanza di giovani pronti a coglierne le opportunità, ma che contribuisce a mantenere vive le comunità montane e ad aver cura del territorio. Il lattiero caseario è uno degli esempi più chiari dell’imprenditoria agricola che, attraverso Coldiretti, conta numerose aziende che dalla produzione di latte arrivano alla trasformazione in formaggi e alla loro commercializzazione con la vendita diretta in azienda o nei mercati di Campagna Amica. La statuina 2024 del presepe donata oggi al Vescovo di Vicenza mi inorgoglisce quale casaro e credo rappresenti anche la tendenza di un numero che timidamente sta crescendo di giovani che si avvicinano a questo duro settore capace di regalare grandi soddisfazioni”.

Foto e video: https://we.tl/t-rAQFGf1h9U

Comunicato 156