È la thienese Elena Zironda la nuova presidente della Categoria Restauro: “È importante far conoscere il mestiere e i percorsi di studi necessari e sui quali Confartigianato si è sempre spesa in questi anni”
Comunicato 79 – 27 maggio 2021
È Elena Zironda la nuova presidente della categoria Restauro di Confartigianato Imprese Vicenza. Zironda, che è legale rappresentante dell’azienda Athena di Thiene dal 2004, è restauratrice specializzata in Beni Architettonici dopo aver conseguito il diploma nel 1994 in restauro e conservazione dei materiali lapidei presso l’U.I.A. (Università Internazionale dell’Arte) di Venezia. Accanto a una lunga esperienza ‘sul campo’, che l’ha portata a progettare e a dirigere numerosi restauri, e ai numerosi corsi seguiti nell’intendo di essere aggiornata sulle tecniche e sulle normative inerenti alla propria professione, la neo presidente è stata formatrice all’Engim e presso la Fondazione Villa Fabris, collaborando anche con il Cesar per corsi di alta formazione, finanziati da Edilcassa Veneto. Ha inoltre portato il suo impegno e la sua competenza anche in seno a Confartigianato, dal 2016, in qualità di Rappresentante dei restauratori di Confartigianato per il Mandamento di Thiene e di Componente della Consulta Provinciale Restauro.
Ad affiancare la presidente la neo eletta vice presidente del comparto Laura Vajngerl, titolare dell’omonima impresa con sede a Malo.
“Quello del restauro è un settore professionale stimolante e interessante che unisce tanti saperi – spiega Zironda-. Con in più l’orgoglio, non di rado, di portare alla luce e alla loro originaria bellezza molte testimonianze del patrimonio artistico italiano, regionale, locale”.
Nel settore del Restauro operano tre figure. La principale è quella del Restauratore
che viene affiancato dal Tecnico del Restauro (a cui va il compito di garantire una corretta esecuzione dei lavori secondo le indicazioni metodologie e operative stabilite dal restauratore). Infine, c’è il Tecnico del Restauro di beni culturali con competenze settoriali che opera sotto la direzione ed il controllo del restauratore di beni culturali.
“Credo che in pochi conoscano il percorso di studi che porta a conseguire il titolo di Restauratore – continua la presidente-. Oggi occorre un percorso di laurea, in quanto la procedura straordinaria di acquisizione del titolo per l’esperienza maturata sul campo si è conclusa due anni fa. Per il titolo di Tecnico del Restauro è necessario frequentare il corso di Tecnico del Restauro che attualmente è attivato su una serie di scuole professionali, Enaip Veneto, Engim Veneto, Irigem Società Cooperativa, Centro Consorzi (BL), Istituto Veneto per i Beni Culturali, Ispettoria Salesiana San Zeno e Università Internazionale dell’Arte. È sovvenzionato, in quota parte, dalla Regione Veneto. Infine, la figura del Tecnico del Restauro con competenze settoriali, è una figura rimasta a livello normativo ministeriale solo sulla carta, in quanto avrebbe dovuto essere implementata da una normativa secondaria di regolamentazione che ad oggi, non vi è ancora”. “Ed è proprio su questa figura che ha battagliato la Confartigianato del Veneto, muovendosi a livello regionale, portando all’attuazione di alcuni corsi, due dei quali si sono svolti nel vicentino anche utilizzando Fondi Sociali Europei. Un terzo corso, gratuito e dedicato ai ‘Materialilapidei e derivati: pavimentazioni storiche’, è in fase di promozione e attivazione da parte di Villa Fabris”, ricorda la presidente.