EBAV 25° – VENEZIA 4 APRILE 2014 ORE 9.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
L’ EBAV, Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, celebra i primi 25 anni di vita. L’ Ente è stato fondato nel 1989 da un accordo interconfederale regionale tra Confartigianato, CNA, Casartigiani, CGIL, CISL e UIL per dare delle risposte alle crisi occupazionali dei settori artigiani. Tutto il sistema della piccola impresa, infatti, non disponeva di ammortizzatori sociali e l’insieme delle relazioni industriali ruotava intorno alle grandi imprese pubbliche e private. Il Veneto è stata la regione battistrada da questo punto di vista. In precedenza c’ erano state delle sperimentazioni particolari nell’ area di Nove per la ceramica artistica, nella grafica interessata dallo sconvolgimento delle nuove tecnologie e nel settore alimentare. Gli accordi tra le parti avevano definito la costituzione di fondi bilaterali, finanziati sia dalla parte imprenditoriale che da quella lavoratrice, per intervenire con efficacia e concretezza, nelle fasi di crisi, ristrutturazione delle aziende. Mentre la Regione comincia a legiferare in materia di politiche per l’artigianato, nei primi anni Ottanta, le parti sociali avviano una contrattazione su base regionale, affrontando i bisogni che si manifestano sul territorio, spesso senza una giurisprudenza consolidata. La bilateralità veneta si è costruita su basi pratiche, arrivando a consolidare una struttura organizzativa che è considerata un gioiello nel panorama della bilateralità non solo italiana. EBAV articola la sua attività su due livelli, il primo è quello comune a tutte le imprese artigiane, che appartengono a tutti i settori esclusa la sola edilizia e con dipendenti; il secondo è quello delle singole categorie, che sono 18, le più importanti la meccanica, tessile e abbigliamento, mobile e casa. Le strutture di gestione, dal Consiglio di Amministrazione ai Comitati di Categorie sono tutte scrupolosamente paritetiche. Le aziende aderenti all’ EBAV sono 35.287 e i lavoratori sono 144.954 (al 31 dicembre 2012). Dal 1992 al 2012, in ventuno anni, per i lavoratori sono stati erogati 116 milioni di euro, per i datori di Lavoro. I fondi sono 14 delle seguenti aree: I livello: sviluppo impresa, sostegno del reddito, incentivi occupazione, formazione professionale, solidarietà, sicurezza, sanità. II livello: formazione, innovazione e qualità, crisi di settore, ambiente, sussidi assistenziali, professionalità. Come si vede le erogazioni dell’EBAV non sono solo quelle relative agli ammortizzatori sociali, che rappresentano ormai una quota minoritaria, ma riguardano molte aree di sviluppo e di crescita sia occupazionale che formativa dei lavoratori. La modulazione delle erogazioni è strettamente interdipendente con le dinamiche reali, per cui nel 2013 è stato rafforzato il plafond per l’incentivo alle nuove assunzioni, mentre negli anni precedenti si sono spese cifre consistenti proprio per le sospensioni del lavoro. L’ EBAV ha un’organizzazione telematica e informatica storicamente all’ avanguardia e svolge online moltissime pratiche. Ha anche una straordinaria ramificazione territoriale, 6 sportelli regionali, 42 provinciali e 100 sportelli mandamentali collocati dentro le sedi dei soci. Ciò ha permesso di operare con una struttura a rete con un centro direzionale molto leggero, non burocratizzato e con prestazioni molto snelle e veloci. Gli utenti dei fondi EBAV hanno manifestato un’altissima soddisfazione per i servizi e le prestazioni erogate. Dopo 25 anni il modello continua a dimostrarsi vitale, nel 2003 è partito il Cobis per la sicurezza sul lavoro, nel 2013 San.In.Veneto per la sanità integrativa. Nell’ occasione della celebrazione del 25° l’ EBAV ha voluto realizzare due studi, il primo coordinato dal prof. Luca Nogler dell’ Università di Trento, sugli aspetti giuslavoristici che hanno connotato il profilo della bilateralità in Veneto; il secondo coordinato dal prof. Domenico Sartore dell’ Università Cà Foscari, che con la sua equipe ha prodotto una valutazione econometrica per misurare l’ efficacia delle prestazioni dell’ Ente. Il convegno in programma venerdì 4 aprile 2014 alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista rappresenta non solo un momento di ricostruzione storica delle tappe essenziali che hanno scandito la vita venticinquennale dell’Ente, ma anche un confronto sulle sue prospettive, alle prese da un lato da progetti di riforma come quello Fornero sugli ammortizzatori sociali, dall’ altro con le profonde trasformazioni dell’ economia, del ruolo della piccola impresa di fronte alla rivoluzione delle tecnologie e dei mercati.