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ECOBONUS

Bassani edili: soddisfazione per la decisione delle Commissioni Ambiente
e Finanze della Camera di stabilizzare il 65% eco-bonus

“Siamo molto soddisfatti per la decisione unanime assunta dalle Commissioni Ambiente e Finanze di Montecitorio di stabilizzare l’Ecobonus del 65% e di allargare la platea degli interventi antisismici e di riqualificazione energetica degli edifici. In particolare vogliamo esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal Presidente Ermete Realacci e dal Presidente Daniele Capezzone”. Lo dichiara Paolo Bassani, Vice Presidente ANAEPA e Presidente regionale veneto degli Edili di Confartigianato.
“L’allargamento della platea degli interventi antisismici per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, dei capannoni e delle strutture alberghiere – aggiunge il Presidente – è una scelta davvero lungimirante per il futuro del nostro Paese, una scelta che influisce positivamente anche sul recupero dell’occupazione”.
“Il nostro settore –prosegue- vive di riflesso. Segue e agevola la crescita economica, ma solo dopo che essa si è manifestata. Solo in pochi casi riesce a produrla, ovvero quando vi sono iniezioni straordinarie di investimenti pubblici, oppure quando alcune condizioni particolari (ad esempio gli incentivi energetici) aprono nuovi mercati. Dato che gli investimenti pubblici sono ormai scarsi e che la stagione degli incentivi tariffari sull’energia è tramontata, è evidente che servono altri elementi. Uno di questi, recentissimo, è la crescita della domanda di mutui per prima casa, che nel mese di agosto è aumentata del 4%. Se questa tendenza sarà confermata, potrebbe innescarsi, finalmente, una inversione significativa di tendenza e l’aumento della fiducia delle imprese di questo ultimo periodo sarebbe confermato nei fatti”.
Ma la potenziale e futura crescita, e il suo consolidamento, devono poter contare su alcuni elementi di base tra i quali svettano gli incentivi per le ristrutturazioni, l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico, che rappresentano oggi un motore fondamentale per la creazione di investimenti, di lavoro e di occupazione. Alcuni elementi condizionano la capacità del settore delle costruzioni di agganciare la ripresa: se le imprese ci credono realmente, se hanno riorganizzato il loro modo di stare sul mercato, se hanno puntato su specializzazione e qualificazione e se la liquidità, oggi bloccata per scarsa fiducia, troverà la strada degli investimenti in rinnovo urbano, recupero edilizio, efficienza energetica e ammodernamento delle infrastrutture e degli edifici pubblici, come ci chiede l’Europa. La ripresa è vicina e va agganciata.
“Mi auguro pertanto che il Parlamento vorrà – conclude Bassani – in sede di discussione della Legge di Stabilità, individuare le necessarie misure di copertura finanziaria affinché questa importantissima risoluzione possa realizzare in pieno gli obiettivi che si pone”.