Economia Circolare e Sostenibilità: servizi su misura per arrivarci
Dobbiamo “passare dall’economia dei cowboy a quella degli astronauti”. Così Kenneth Boulding spiega il cambio di mentalità necessario per transitare da un’economia “lineare” a una “circolare”.
Ovvero, da un mondo che pareva infinito con risorse illimitate, a un mondo in cui le risorse sono limitate e vanno dosate con attenzione. Si tratta di un cambiamento tanto radicale quanto necessario, che vede coinvolte tutte le parti della società, aziende comprese: la Confartigianato vicentina è al loro fianco per supportarle in una evoluzione culturale ed economica che non è più rinviabile, e lo fa con alcune interessanti iniziative.
I PERCORSI UTILI
Economia Circolare sì, ma come?
Confartigianato Vicenza sta, innanzitutto, intensificando i propri sforzi per essere al fianco delle imprese che intendono intraprendere percorsi di Economia Circolare. Un primo passo è stato l’organizzazione di un laboratorio partecipativo, dal titolo “Avviare progetti di circolarità nella propria azienda”. La metodologia impiegata è stata quella del World Café, che permette a tutti i partecipanti di condividere le proprie esperienze, conoscenze e interessi per un fine comune, ovvero l’obiettivo progettuale. In questo caso, la domanda è stata: “Come possono gli enti del territorio agevolare le imprese a intraprendere e avviare progetti di Economia Circolare?”.
Ai tavoli di lavoro, imprese, consulenti di sostenibilità ed esponenti di Banca Intesa San Paolo, guidati da Confartigianato, hanno formulato le proposte progettuali su cui l’Associazione si concentrerà nei prossimi mesi. Gli imprenditori presenti hanno evidenziato esigenze riguardanti la ricerca e l’innovazione dei materiali e delle lavorazioni, la formazione e la sensibilizzazione, la facilitazione delle reti d’impresa e delle piattaforme per l’interscambio di materiali. Ed ecco, che dal primo trimestre di quest’anno, attraverso Confartigianato saranno disponibili i primi percorsi formativi, riguardanti anche l’Economia Circolare.
Impresa sostenibile sì, ma quanto?
La sostenibilità sfida a rispondere ai bisogni del presente garantendo le stesse opportunità alle generazioni future. Si tratta di una rivoluzione che ben si coniuga con le peculiarità dell’artigianato: il ben fatto, il fatto per durare, il fatto senza sprechi, che diventa fatto “sostenibile”. Anche in questo caso, l’Associazione vuole accompagnare le aziende artigiane nella transizione verso la sostenibilità offrendo percorsi e servizi dedicati. Da qui la proposta alle imprese di uno strumento di autovalutazione delle proprie prestazioni di sostenibilità ambientale, sociale, di governance, in linea con i cosiddetti criteri ESG (Environment, Social, Governance).
I criteri ESG sono oggi sempre più utilizzati nei rating bancari, nella valutazione dei rischi finanziari in merito all’impatto ambientale, sociale e di gestione di una impresa o una organizzazione che opera sul mercato. Non solo: per una fetta di popolazione particolarmente informata e interessata a questi temi, tali criteri rappresentano una discriminante nel momento di scegliere questo o quel fornitore, questo o quel servizio, o prodotto.
Una volta completato lo strumento di autovalutazione, l’impresa riceverà un report con le valutazioni e alcuni consigli per continuare a migliorare il suo grado di sostenibilità. Ai soci viene inoltre data la possibilità di fissare un colloquio individuale e gratuito, nella sede aziendale, per approfondire il risultato raggiunto e per ricevere un orientamento in termini di servizi o consulenza.