ECONOMIA. ZAIA: IL MIO GRAZIE AGLI ARTIGIANI VENETI
I loro numeri dimostrano che il veneto mantiene gran parte d’italia
Riportiamo il comunicato stampa del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che riperende il nostro comunicato di sabato.
“Quando affermo che il Veneto mantiene gran parte d’Italia dico una cosa ovvia, anche se molti la guardano con sospetto quasi fosse una colpa. E i dati sulla produzione del solo settore artigiano lo dimostrano: valgono quasi un quarto dell’export del comparto nazionale, con una crescita del 3,8 per cento in un anno nonostante tasse e burocrazia asfissianti. Sono dei veri eroi e li ringrazio per il loro coraggio e il loro lavoro”. Il presidente del Veneto Luca Zaia commenta con queste parole le cifre fornite dal presidente di Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero. “L’artigianato veneto aumenta l’export a fronte di un calo delle esportazioni italiane – aggiunge Zaia – e lo fa tra mille difficoltà, con un universo costituito da 135 mila imprese, sinonimo spesso di qualità ineguagliabile, che rappresentano il 30,6 per cento delle imprese venete. Il loro numero però è in calo, anche se leggerissimo, per il peso della crisi e le difficoltà di essere concorrenziali, a fronte di economie dove la tassazione della produzione è meno della metà della nostra e dove la burocrazia accompagna l’impresa e non la soffoca”. “Se guardiamo al complesso delle imprese del Veneto – dice ancora Zaia – il valore dei beni esportati dalla nostra regione copre il 13,1 per cento del fatturato estero nazionale, con una crescita del 6,7 per cento delle vendite nei mercati UE. Questa crescita è trainata dalle vendite in mercati molto impegnativi: gli Stati Uniti (+11%), che restano il terzo mercato di sbocco per le imprese venete, la Svizzera (+23,2%, pari ad un aumento di 489 milioni di euro), la Russia (+10,2%), gli Emirati Arabi Uniti (+9,7%), il Giappone (+22,1%), l’Arabia Saudita (+17,2%) e il Sud Africa (+34,3%)”. “Stiamo insomma tirando la carretta per tutti, assieme a pochissime altre regioni, e per i nostri imprenditori non chiediamo privilegi, ma solo che questo paese funzioni come gli altri e che vengano eliminati gli sprechi e puniti coloro che li provocano – conclude Zaia – ponendo fine al travaso di 21 miliardi di euro pagati in tasse dai veneti che non tornano sul territorio ma anzi finiscono in mano agli spendaccioni”.