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EDILIZIA: APPUNTAMENTO FORMATIVO SU “GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO”

11 Marzo 2013, ore 17

L’11 febbraio scorso, dopo una pressante azione di lobby della Confartigianato Imprese Veneto, è stato approvato un Decreto della Giunta Regionale atteso e fondamentale per scongiurare il blocco del settore edile artigiano: la disciplina sull’utilizzo delle terre e rocce da scavo sotto i 6000 m3. “Grazie alla sensibilità dell’Assessore Conte –dichiara il Presidente Giuseppe Sbalchiero- siamo riusciti a limitare, in Veneto, i gravi balzelli burocratici imposti dal decreto ministeriale 10 agosto 2012, n.161 che stabilisce le condizioni alle quali le terre e rocce da scavo non sono rifiuti ma al contrario possono essere considerate sottoprodotti ai sensi dell’articolo 184 bis del decreto legislativo n.152/06 (cosiddetto codice ambientale). Con il DGR sono state ascoltate le istanze del settore edile artigiano che chiedeva procedure semplificate per scavi sino a 6000 m3. Abbiano fatto valere il criterio di proporzionalità nelle procedure burocratiche affinché –sino ad un certo limite- il suolo o sottosuolo derivanti da: sbancamento, fondazioni, trincee, perforazione, rimozione e livellamento di opere in terra, siano considerati non rifiuti, ma sottoprodotti e quindi reimpiegabili per nuove opere”. Per chiarire come cambiano le regole, dipanare eventuali dubbi e spiegare come, venendo meno questo appesantimento burocratico, si riducano le difficoltà nel gestire i materiali da scavo e si velocizzano le attività di cantiere, si è ritenuto opportuno organizzare un seminario formativo interno dedicato alla categoria che si terrà lunedì 11 marzo prossimo presso la sede della Confartigianato Imprese Veneto di Mestre con inizio alle 17. Vi parteciperanno oltre al Presidente della categoria Paolo Bassani, il dr. Massimo Ingrosso della Direzione Tutela ed Ambiente della Regione.
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