ELEZIONI EUROPEE 2014. I RISULTATI DI UN SONDAGGIO REALIZZATO DA DEMETRA OPINIONI.NET SU INCARICO DELLA CONFARTIGIANATO IMPRESE VENETO
Gli artigiani veneti si differenziano (ma non di molto) dal dato medio regionale. PD primo Partito al 34% (per merito di Renzi). M5S non va oltre il 18%, come FI. Tiene la Lega al 18%
Sbalchiero: “Fiducia in Zaia (a livello regionale) e Renzi. Gli artigiani guardano più alle persone che agli schieramenti!”
Cosa succederà alle prossime elezioni Europee del 25 maggio? Per chi intende votare il mondo degli artigiani che, in regione, conta oltre 208mila tra titolari, soci e collaboratori familiari? Il loro voto si discosta da quello dei veneti oppure no? Ed inoltre, quale la fiducia dei piccoli imprenditori nei leader politici locali e nazionali? E nel Governo?
Queste le domande che la Confartigianato del Veneto ha fatto sottoporre all’Istituto Demetra Opinioni.net con il sistema CATI, ad un campione di oltre 800 titolari di altrettante imprese artigiane operanti in regione. Ed i risultati, presentati stamani in una conferenza stampa alla sede della Organizzazione in Via Torino a Mestre dalla sociologa Natascia Porcellato e dal Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero, sono per certi versi sconcertanti.
Queste le domande che la Confartigianato del Veneto ha fatto sottoporre all’Istituto Demetra Opinioni.net con il sistema CATI, ad un campione di oltre 800 titolari di altrettante imprese artigiane operanti in regione. Ed i risultati, presentati stamani in una conferenza stampa alla sede della Organizzazione in Via Torino a Mestre dalla sociologa Natascia Porcellato e dal Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero, sono per certi versi sconcertanti.
Se infatti, in termini di giudizio sulla Politica Regionale, resta campione di fiducia il Governatore Luca Zaia (con il 72% di consensi) seguito a distanza dal Sindaco Flavio Tosi (49%), mentre chiudono lontani Renato Brunetta (25%) e Flavio Zanonato (20%), ed anche la politica della maggioranza in regione viene ampiamente promossa con il 66% dei consensi mentre arrancano tutte e tre le opposizioni (centro sinistra, NCD e UDC) ben al di sotto del 25%, è il dato sulla fiducia all’attuale Premier Matteo Renzi che colpisce.
Gli artigiani veneti gli riconoscono infatti, il 59% di giudizio positivi. Dato che va oltre la fiducia sia nelle possibilità che l’attuale Governo riesca a portare il Paese fuori dalla crisi (No per il 56% degli intervistati) sia della fiducia nell’azione di governo che però, ottiene un consenso molto buono: 54%.
Gli artigiani veneti gli riconoscono infatti, il 59% di giudizio positivi. Dato che va oltre la fiducia sia nelle possibilità che l’attuale Governo riesca a portare il Paese fuori dalla crisi (No per il 56% degli intervistati) sia della fiducia nell’azione di governo che però, ottiene un consenso molto buono: 54%.
Il primo posto di Matteo Renzi è netto. Matteo Salvini lo segue a ruota ma fermandosi al 31%, Silvio Berlusconi è al 27%, con un calo vistoso rispetto alle politiche del 2013 di -4 punti percentuali, crolla Grillo fermatosi al 24% con -11 punti dalla rilevazione di febbraio 2013 ed anche Alfano è solo al 21%. Anche lui in calo di 8 punti rispetto alle politiche.
Sull’orientamento di voto emergono le indicazioni più interessanti. Crolla infatti lo “storico” muro tra artigiani veneti e Centro Sinistra che vola nei sondaggi al 34% distaccando moltissimo il terzetto formato da M5S, FI e Lega Nord che si “fermano” tutti ad un 18%. Il “voto” artigiano si differenzia quindi da quello generale veneto in particolare per una maggiore bocciatura nei confronti del Movimento 5 stelle (18% invece che 22%) e nel premiare un po’ di più Forza Italia (+ 2 punti dalla media regionale) e Lega Nord (+ 6 punti percentuali). NCD resta invece al 5%, comunque oltre la soglia di sbarramento delle europee.
Sull’orientamento di voto emergono le indicazioni più interessanti. Crolla infatti lo “storico” muro tra artigiani veneti e Centro Sinistra che vola nei sondaggi al 34% distaccando moltissimo il terzetto formato da M5S, FI e Lega Nord che si “fermano” tutti ad un 18%. Il “voto” artigiano si differenzia quindi da quello generale veneto in particolare per una maggiore bocciatura nei confronti del Movimento 5 stelle (18% invece che 22%) e nel premiare un po’ di più Forza Italia (+ 2 punti dalla media regionale) e Lega Nord (+ 6 punti percentuali). NCD resta invece al 5%, comunque oltre la soglia di sbarramento delle europee.
“C’è un passaggio epocale –commenta Giuseppe Sbalchiero, Presidente della Confartigianato Imprese Veneto- la grande fiducia in Zaia, da un lato, e Renzi dall’altro, significa che gli artigiani votano le persone e non più gli schieramenti politici. Considerazione avvallata dal fatto che quasi la metà degli intervistati (43%) non si riconosce più in una allocazione politica ma si ritiene esterno. La pressione fiscale, psicologica (burocrazia) e normativa sono giunte a livelli tali per cui i nostri imprenditori guardano con attenzione a chi si dimostra risoluto, con le idee chiare e disposto a strappi per la concretezza. Ecco quindi che i tabù politici cadono di fronte ai programmi ed agli impegni e ci sia allontana velocemente da chi sa solo contestare i progetti degli altri senza proporre”.
“Si ripropone infine anche nell’artigianato –conclude Sbalchiero- una forte astensione ed indecisione: un artigiano su quattro dichiara che non andrà a votare ed, uno su dieci, che è ancora indeciso. A prescindere da chi vincerà le prossime elezioni europee, due sono i miei auspici. Primo che le Elezioni Europee non vengano prese sotto gamba perché non sono “di serie B”. Li si decidono troppe norme e regole che impattano quotidianamente con noi piccoli imprenditori italiani quindi dobbiamo eleggere rappresentanti seri e di valore. Secondo mi sento di concludere con un appello al voto. Votare è un nostro diritto e va sempre rispettato.”
“Si ripropone infine anche nell’artigianato –conclude Sbalchiero- una forte astensione ed indecisione: un artigiano su quattro dichiara che non andrà a votare ed, uno su dieci, che è ancora indeciso. A prescindere da chi vincerà le prossime elezioni europee, due sono i miei auspici. Primo che le Elezioni Europee non vengano prese sotto gamba perché non sono “di serie B”. Li si decidono troppe norme e regole che impattano quotidianamente con noi piccoli imprenditori italiani quindi dobbiamo eleggere rappresentanti seri e di valore. Secondo mi sento di concludere con un appello al voto. Votare è un nostro diritto e va sempre rispettato.”
Nota Informativa
L’indagine è stata condotta dal 15 al 24 aprile 2014 dall’Istituto Demetra Opinioni.net.
Il campione, stratificato per provincia e settore di appartenenza (edilizia, manifattura, servizi alle persone, servizi alle imprese), è di 800 casi ed è rappresentativo dell’universo degli artigiani veneti.
Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 3.5% al livello di confidenza del 95%.
Direzione di Natascia Porcellato e Angelo Tomaselli.
Supervisione scientifica della rilevazione con metodologia CATI-CAWI di Mauro Vullo. Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it