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ESTETISTI E ACCONCIATORI POTRANNO AFFITTARE PARTE DEI PROPRI LOCALI AD ALTRI PROFESSIONISTI

In Veneto oltre 11 mila le imprese artigiane potenzialmente coinvolte. Fabbian: “Un grande aiuto per le nostre categorie in tempi di crisi: un incentivo a i giovani e una opportunità per combattere l’abusivismo”

Buone notizie per gli estetisti e gli acconciatori del Veneto e d’Italia. Potranno finalmente affittare ad altri professionisti del settore gli spazi all’interno del proprio locale: il ministero dello Sviluppo economico ha adottato una circolare in cui viene chiarito il cosiddetto “contratto di affitto di poltrona e di cabina”. Si tratta di un importante passo in avanti –ottenuto in tempi rapidi grazie all’interessamento diretto del Ministro Zanonato- su un tema molto sentito da entrambe le categorie, che consentirà di incentivare imprenditorialità e iniziativa personale di estetisti e acconciatori su tutto il territorio italiano.
“Da una parte – spiega Lino Fabbian Presidente Nazionale e Regionale Veneto della Federazione Benessere e degli Acconciatori di Confartigianato– questa norma permetterà ai giovani qualificati, di entrare nel mondo dell’impresa a fronte di una spesa commisurata alle proprie necessità e disponibilità, dall’altra, l’affitto della poltrona da acconciatore o della cabina da estetista potrà migliorare la redditività dell’impresa sfruttando magari una parte di locale poco utilizzata. Un vantaggio considerevole in tempi di crisi”.  “Questa normativa, se ben usata potrà non solo alzare il livello qualitativo delle professioni ma combattere il fenomeno dell’abusivismo –aggiunge Valeria Ferron, presidente veneta dell’Estetitica– Estetisti e acconciatori che prenderanno in affitto poltrone e cabine potranno finalmente rispettare le regole vigenti. I consumatori saranno quindi tutelati sia dal punto di vista qualitativo, sia sotto l’aspetto sicurezza. Senza contare il grosso incentivo alla concorrenza che potrà rappresentare solo un vantaggio per i consumatori stessi”.
L’affitto di entrambe le postazioni sarà possibile solo a estetisti e parrucchieri in possesso dei titoli che li abilitino all’esercizio della professione: è l’unica condizione posta dalla circolare ministeriale.
In un periodo di forte crisi, la normativa potrebbe essere un toccasana per le 2.873 imprese di estetica e degli 8.572 saloni di acconciatura oggi operanti in Veneto.
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