Export manifatturiero vicentino in calo
Nei primi sei mesi del 2024. Dal 1° ottobre Confartigianato propone una serie di incontri per fare il punto
della situazione e offrire progettualità mirate alle imprese
Cinque incontri sul territorio per fare il punto sull’export e capirne le prospettive in considerazione delle dinamiche internazionali in corso. Si tratta del progetto Tradewave Global Export, promosso da Confartigianato Imprese Vicenza e sostenuto dalla CCIAA di Vicenza, che mira a supportare le imprese nell’affrontare i mercati. Focus quindi sull’andamento dei mercati globali, sul consolidamento delle posizioni chiave nei mercati esteri attraverso azioni di supporto allo sviluppo commerciale, sulle opportunità e i bandi disponibili per le aziende, con l’obbiettivo di offrire progettualità mirate ai diversi settori.
“Gli incontri sono pensati per creare un contesto stimolante, dove le imprese possano condividere esperienze, scambiare opinioni, problematiche e conoscenze in modo da evidenziare le buone pratiche e creare un network tra chi opera sui diversi mercati internazionali, con la presenza anche di esperti del settore”, spiega il direttore di Confartigianato Imprese Vicenza, Francesco Tibaldo.
Il primo appuntamento è fissato per il 1° ottobre. Si parte da Schio (per l’Area alto Vicentino) con ritrovo nella sede del Raggruppamento (via Campagnola) alle 19.00. Seguiranno gli appuntamenti per le imprese dell’Area Berica (8 ottobre), Area Vicenza (10 ottobre), Area Ovest Vicentino (15 ottobre) e Area Nord Est Vicentino (17 ottobre).
Punto di partenza i dati elaborati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza: nei primi 6 mesi del 2024 le esportazioni manifatturiere vicentine ammontano a 11.352 milioni di euro e segnano un calo del -3% rispetto al I semestre 2023, in linea con la flessione annuale registrata nel 2023 (-2,6%). Una situazione che tocca tutto il Veneto: a livello regionale, infatti, le esportazioni manifatturiere registrano nel I semestre 2024 una flessione del 3,4%, rilevando un forte peggioramento della dinamica rispetto al -0,6% registrato nel 2023. Addirittura Belluno e Padova invertono la dinamica, che era stata positiva nel 2023, mentre Vicenza si distingue per il minor intensificarsi della contrazione della domanda estera. Se questa è la situazione, si rileva però che i settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese, che rappresentano il 43,7% dell’export manifatturiero, mostrano una migliore tenuta: nel I semestre 2024 registrano un calo dell’export pari a -1,9%, mentre gli altri settori manifatturieri segnano una flessione doppia pari a -3,8%. Inoltre, i settori di MPI rilevano un miglioramento della dinamica rispetto al -3,4% registrato nel 2023, grazie allo forte crescita registrata nel I semestre 2024 dal settore orafo (+15,9%). Rimane in forte difficoltà il settore Moda (abbigliamento, tessile e pelle) con una flessione pari a -7,5% nella prima metà del 2024.
A livello di mercati si intensifica la contrazione verso i primi due Paesi di destinazione dell’export vicentino: nel I semestre 2024 le vendite verso la Germania segnano un -12%, variazione quasi tripla rispetto al -3,3% registrato nel 2023, mentre la flessione delle esportazioni verso gli Stati Uniti è pari a -8,4%, superiore al -6,6% registrato nel 2023. Crescono, invece, le vendite di prodotti made in Vicenza verso Turchia (+20,6%), Emirati Arabi Uniti (+13,1%), Romania (+12,7%), Spagna (+5,4%), Paesi Bassi (+3,5%) e Regno Unito (+1,5%, dopo il forte calo del 2023, pari a -12,4%).
In generale, si osserva una maggiore flessione dei mercati europei verso cui le esportazioni calano del -4,1%, dinamica in peggioramento rispetto al -1,9% registrato nel 2023, mentre le esportazioni verso i mercati extra Unione Europea segnano un più contenuto -1,8% rispetto al I semestre 2023.
Va però considerato che i dati espressi in valore vanno “corretti” per l’indice dei prezzi alla produzione per eliminare, o per lo meno ridurre, l’influenza dell’andamento dei prezzi delle materie prime. I primi sei mesi del 2024 rilevano, finalmente, un calo dei prezzi alla produzione nel comparto manifatturiero che segnano un -1,1% rispetto al I semestre 2023, pur non coinvolgendo tutti i settori (rimangono in crescita i prezzi per per Articoli in pelle +2,9%, Articoli di abbigliamento +2,6%, Prodotti delle altre industrie manifatturiere (orafo) +2,2%, e Prodotti alimentari +1,7%). Considerando, quindi, il calo dei prezzi alla produzione, nei primi sei mesi del 2024 le esportazioni manifatturiere mostrano un calo in volumi pari a -1,9% rispetto al I semestre 2023, a fronte di una flessione in valori del -3%.
“Seppur in calo le imprese artigiane mostrano di assorbire meglio i colpi, che pure ci sono stati. Il clima di incertezza non favorisce certo il mercato mentre la geografia delle lavorazioni è in continuo divenire – commenta Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza-. Di sicuro quello che si può fare è puntare sulla qualità e sulla unicità del prodotto due elementi che da sempre caratterizzano l’artigianato e che ora diventano un marchio distintivo di bello e ben fatto. Quanto a Confartigianato, siamo a disposizione delle imprese per offrire loro occasioni di promozione e conoscenza di nuovi mercati, oltre che accompagnarle nell’accesso a fondi e incentivi previsti per settori e/o mercati di destinazione”.