Faresin (Confartigianato): “No ai catastrofismi. Sentenza assurda ma nulla è perduto. A breve UNATRAS incontrerà il governo per stabilire la strategia”
“Dalla Corte di Giustizia Europea è arrivata una sentenza inconcepibile. Ma è sbagliato, anzi controproducente, parlare di catastrofe”.
“Ci sono i margini per salvare l’impianto dell’articolo 83 bis, dato che la vigente normativa ha già provveduto ad affidare l’incarico di determinare i “costi minimi” al Ministero dei Trasporti, depotenziando, di fatto, il perno su cui si basa la decisione della Corte di Giustizia”. Ad affermarlo è Maria Teresa Faresin, Presidente provinciale della Categoria Trasporto Merci che prosegue: “il settore del trasporto artigiano veneto è in una situazione difficilissima stritolato tra regole assurde sul cabotaggio, codice della strada da rispettare ed abuso di dipendenza economica da parte della committenza. E’ proprio per non gettare nello sconforto migliaia di padroncini e di famiglie, che è importante moderare le parole e soprattutto non gridare “al lupo” a sproposito”.
La Corte di Giustizia UE, con la sentenza di ieri ha ritenuto che i costi minimi di esercizio, così come sono stati determinati dall’Osservatorio, non sono compatibili con le norme del trattato UE sulla concorrenza, con il seguente dispositivo: “L’articolo 101 TFUE, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3, TUE, deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, quale quella controversa nei procedimenti principali, in forza della quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d’esercizio determinati da un organismo composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici interessati”.
La decisione della Corte di Giustizia si basa sul fatto che l’Osservatorio (soppresso già dal 2012) era un organismo composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici interessati, per cui non poteva legittimamente stabilire dei parametri economici senza violare il principio della tutela dell’interesse pubblico come definito dalla legge.
“La vigente normativa sui costi minimi pertanto, – dichiara la Presidente- ha portato a soluzione questi problemi, eliminando l’Osservatorio ed affidando l’incarico di determinare i “costi minimi” al Ministero dei Trasporti. Certamente –conclude Faresin- la struttura e la composizione dei “costi minimi” dovrà essere aggiornata per meglio interpretare la realtà operativa dell’autotrasporto. Intendo sottolineare che Confartigianato ha sempre difeso attivamente gli autotrasportatori artigiani, sostenendo la normativa sui costi minimi, tant’è che ha da subito premuto per indire una riunione urgente dell’UNATRAS che, di fatti, si terrà nei primi giorni della prossima settimana. Lo scopo è quello di portare il Governo ad attuare quanto già affermato dal Ministero dei Trasporti sul tema, ossia la difesa dei principi della normativa nazionale in questione”.