FOGAROLLO, CARROZZERIE DI CONFARTIGIANATO, SCRIVE A “QUATTRORUOTE”
Il mensile Quattroruote ha pubblicato nel numero di giugno 2012 una inchiesta nata da un viaggio lungo la penisola a bordo di una Citroen C3 danneggiata sul parafango posteriore sinistro. Il giornalista visita 21 carrozzerie chiedendo preventivi per la riparazione della parte danneggiata. La maggior parte dei preventivi sono più o meno allineati in una fascia di prezzo coerente alla stima del centro studi di Domus/Quattroruote CSIA tuttavia alcuni di questi sono ampiamente fuori dai canoni. Nel finale, il giornalista accusa il mondo delle carrozzerie di essere causa di tutti i mali del mondo (assicurativo) non per ultimo il caro polizze. A tutto ciò ha risposto con una lettera al direttore Silvano Fogarollo Presidente nazionale e regionale veneto dei Carrozzieri di Confartigianato.
Pre.mo Direttore,
con riferimento all’articolo pubblicato sul n. 680 di Giugno 2012 del mensile da Lei diretto e titolato “La roulette dei preventivi ”, mi permetto, in qualità di Presidente Nazionale dei Carrozzieri di Confartigianato, di sottoporre alla Sua attenzione alcune riflessioni. Mi preme porre in evidenza, innanzitutto, come dall’indagine emerga chiaramente che la stragrande maggioranza delle carrozzerie artigiane prese in esame si siano di fatto dimostrate in linea con i costi di riparazione del veicolo sottoposto a preventivo e da Voi ritenuti congrui. Non solo, se poniamo particolare attenzione al dato statistico, si evidenzia come solo cinque preventivi sui ventuno richiesti, si discostino dalla media: due, per un prezzo poco al di sopra della media stessa, due, per un prezzo troppo basso e solamente uno, per un prezzo decisamente alto. Peraltro, in relazione a quest’ultima fattispecie, sarebbe forse utile indagare sulle motivazioni della scelta della tipologia di riparazione da parte della carrozzeria in questione, che hanno indotto la stessa ad optare per la sostituzione. Pertanto, oltre il 76% dei preventivi eseguiti risultano essere allineati a quello di riferimento, con un costo della manodopera da Voi riconosciuto pari ad € 35,00 all’ora. Peraltro, a giudizio di Confartigianato, tale costo andrebbe incrementato per adeguarlo agli attuali costi che gravano sul mondo dell’autoriparazione.
Proprio in relazione a quest’ultimo aspetto, ritengo che dovreste porre grande attenzione, soprattutto nei confronti di chi applica un costo orario decisamente troppo basso rispetto ai costi medi aziendali ed un numero di ore sicuramente insufficienti per garantire una corretta riparazione. Tale prassi alimenta, purtroppo, la concorrenza sleale ed il lavoro nero e danneggia l’immagine del settore.
In considerazione, infine, del fatto che da anni come categoria stiamo ponendo in essere tutta una serie di attività che vanno esplicitamente nella direzione di tutelare al meglio l’utente consumatore dal rischio di imbattersi in chi della professione ne fa un uso improprio nei confronti di chi invece opera nel rispetto delle normative e secondo principi ispirati all’etica professionale, sono a proporLe di promuovere un sereno, oggettivo e costruttivo confronto sulle tematiche fin qui esposte, con particolare riferimento all’analisi del costo orario della manodopera.