FT1000: presente un’impresa vicentina tra le aziende europee che crescono di più
Un’azienda vicentina è stata inserita nella prestigiosa classifica del Financial Times “FT1000 Europe’s fastest-growing companies”.
Si tratta della Sirive di Cornedo, che appare così tra le mille imprese europee con maggiore crescita di fatturato tra il 2017 e il 2020.
La Sirive nasce nel 2017 come spin-off della Dalla Gassa, storica impresa di Cornedo Vicentino attiva dal 1975 nel campo dell’ingegneria geotecnica, con all’attivo oltre 3000 cantieri di opere di fondazione, stabilizzazione frane e versanti, perforazioni e opere speciali realizzati in tutta Italia.
Si tratta di realtà artigiane che sono altrettanti esempi di come impegno, innovazione, tecnologia, capitale umano facciano la differenza più che le dimensioni dell’azienda. Ce lo racconta il titolare e fondatore del gruppo, Gaetano Dalla Gassa, che figura tra l’altro tra i Maestri Artigiani Benemeriti del 2018 proclamati da Confartigianato Vicenza.
“Abbiamo realizzato la prima chiodatura di versante con ancoraggi autoperforanti nel 1989 in contrada Rive a Crespadoro – racconta Gaetano Dalla Gassa – e dall’esperienza acquisita sul campo, quasi per gioco, nel 2001 abbiamo iniziato a produrci ‘in casa’ le barre cave in acciaio che utilizzavamo nei nostri cantieri. Da allora abbiamo sviluppato la tecnologia e industrializzato la produzione, fino a fondare nel 2017 un’industria metalmeccanica, la Sirive appunto, specializzata nella fabbricazione di prodotti per l’ingegneria geotecnica: barre cave autoperforanti di ancoraggio e accessori, gabbioni, dreni autoperforanti”.
Cosa fa la differenza nella vostra azienda?
“I nostri punti di forza sono certamente la qualità dei prodotti, completamente fabbricati in Italia nei nostri due stabilimenti di Cornedo Vicentino, ma anche il personale qualificato e la capacità progettuale, che consentono di proporre e sviluppare, assieme ai clienti e ai professionisti specializzati, soluzioni tecnologiche personalizzate e all’avanguardia. Le barre cave autoperforanti che produciamo sono, a oggi, le uniche sul mercato ad avere ottenuto l’attestato di qualificazione di prodotto da parte del Ministero dei Lavori Pubblici, e Sirive è oggi il primo marchio per produzione di barre autoperforanti e relativi accessori in Italia”.
Anche nel vostro settore l’innovazione ha giocato un ruolo decisivo…
“La spinta verso l’innovazione ha portato l’azienda a depositare negli anni 10 brevetti italiani e 2 europei, che si stanno affermando come innovazioni assolute a livello internazionale per il consolidamento di frane e la stabilizzazione dei versanti. L’ultimo, la ‘Barriera spondale Sirive’, è stato impiegato sulle rive del Lago di Garda per la realizzazione di un tratto della ciclovia nel Comune di Brenzone. Fondamentali al riguardo sono state e sono tuttora le collaborazioni in essere con l’Università di Padova, il gruppo del CNR di Padova, il Politecnico di Torino e l’Università di Cracovia”.
Tra costi in lievitazione dell’energia e delle materie prime, e situazione geopolitica in divenire, come affrontate il presente e come vedete il futuro?
Attualmente l’industria delle costruzioni e in particolare tutta la filiera legata all’approvvigionamento e alla lavorazione dell’acciaio è in forte difficoltà, a causa di politiche sbagliate che paghiamo ora, nel mezzo del ciclone delle tensioni internazionali e delle speculazioni di mercato, ma da buon veneto credo che la cultura del lavoro combinata con la ricerca e l’innovazione sia la strada giusta da percorrere. Vedere la nostra azienda crescere proprio in un momento storico come questo, non di certo favorevole per le congiunture sociali ed economiche, è per me il più bel frutto concreto delle esperienze e dei risultati ottenuti negli anni, e merito anche di un gruppo di collaboratori e dipendenti che lavorano assieme a me con passione e competenza”.
Articolo aggiornato al 27 maggio 2022