Sull’ipotesi fusione tra i Comuni di Pojana e Asigliano interviene Confartigianato
Barbato (Mandamento di Noventa): “Permette di contenere i costi e quindi le tasse. Perché non valutare aggregazione anche con altri comuni dell’area?”
31 maggio 2021
In merito alla notizia, apparsa sulla stampa locale qualche giorno fa, dell’ipotesi di una fusione tra il Comune di Pojana e quello di Asigliano, interviene Confartigianato Imprese Vicenza che, attraverso il Mandamento di Noventa Vicentina, esprime il suo parere positivo su tale possibilità.
Sul tema, infatti, Confartigianato è attiva da tempo attraverso l’organizzazione di tavoli di discussione con i sindaci e le amministrazioni dei due Comuni, confronti in cui gli artigiani hanno messo al centro le grandi opportunità per l’area Berica, e conseguentemente per le imprese e le famiglie, che deriverebbero dalla fusione.
Il presidente del Mandamento di Noventa Vicentina, Riccardo Barbato, così si esprime sul tema sollecitato dagli amministratori e dalle imprese del territorio: “La provincia di Vicenza è prevalentemente composta da piccole realtà urbane: oltre metà dei comuni hanno meno di 5.000 abitanti. Da alcune analisi condotte di Confartigianato risulta che proprio i comuni fino a 5.000 abitanti sono caratterizzati da una spesa pro capite maggiore rispetto quelli di medie dimensioni. Nei piccoli comuni la spesa elevata è dovuta a costi fissi, proprio quelli che la fusione permetterebbe di abbattere attrazione l’applicazione, anche in campo amministrativo, di economie di scala. Nell’ipotesi di fusione, oltre ai contributi statali e regionali che garantirebbero la realizzazione di importanti infrastrutture, quindi un dimagrimento della spesa potrebbe comportare anche un sollievo dall’imposizione fiscale per i cittadini, e le imprese, delle realtà coinvolte”. “Ma la vera considerazione è: perché non valutare una aggregazione anche con altri comuni dell’area Berica?”, conclude Barbato.