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Fusione territori Longare, Castegnero e Nanto

Il punto della situazione in vista del referendum

Fare il punto sul progetto della fusione dei territori di Longare, Castegnero e Nanto. È stato questo l’oggetto di un recente incontro tra il sindaco di Longare, Gaetano Fontana, il presidente del Mandamento Confartigianato di Vicenza, Maurizio Facco, e il delegato comunale Mauro Campesato.
“Il 16 dicembre – ha spiegato Fontana – i cittadini dei territori interessati saranno chiamati ad esprimere il loro voto, favorevole o meno, sulla fusione tra i tre Comuni. Se l’esito del Referendum sarà positivo, come auspichiamo, nascerà un unico Comune denominato Pieve dei Berici, con una popolazione di circa 11680 abitanti”.
Dal canto loro il presidente Facco ed il delegato Campesato, hanno ribadito quanto, da tempo, “Confartigianato Vicenza sia consapevole che una delle risposte necessarie a fronteggiare le nuove esigenze delle imprese, dei cittadini e delle famiglie, è la fusione tra i Comuni. Si tratta di opportunità grazie alla quale si potranno ottimizzare i costi dell’organizzazione amministrativa, sviluppare competenze, razionalizzare, valorizzare e specializzare le risorse umane investendo quindi con maggiori disponibilità.”
“Questa è la cultura dell’Europa” – ha aggiunto Fontana – e anche i Comuni italiani devono essere posti nelle condizioni di poter rispondere agli elevati livelli di welfare europei. I contributi statali infatti, di cui per dieci anni i territori di Longare, Castegnero e Nanto potranno beneficiare, corrisponderanno a poco più di 14 milioni di euro”.
Per far sì che i cittadini giungano “consapevolmente” alle urne per il Referendum, i tre Comuni hanno istituito quattro gruppi di lavoro, composti da esponenti di maggioranza ed opposizione dei rispettivi Consigli Comunali e da personale tecnico qualificato, che si occuperanno di abbozzare le linee guida in modo che Pieve dei Berici trovi una strada precisa da percorrere, “con l’auspicio – ha concluso il sindaco – che le visioni locali vadano oltre ai confini geografici, oltre i campanilismi e mirino agli interessi di area, condividendone i progetti comuni”.