“Futuro Elettrizzante” e “Learning e-mobility plus” coinvolgono gli studenti dell’Istituto S. Gaetano di Vicenza e le autofficine
All’interno del progetto Futuro Elettrizzante, promosso da Confartigianato Vicenza a sostegno della mobilità elettrica, si inserisce ora anche l’iniziativa di respiro europeo Learning e-Mobility Plus, cofinanziata dal Programma Erasmus+, che ha l’obiettivo di favorire buone pratiche e innovazione nella formazione professionale per l’autoriparazione e la mobilità sostenibile.
Con capofila la BGZ – agenzia per la cooperazione internazionale del Brandeburgo – e partner polacchi, Confartigianato Vicenza sta quindi sviluppando dei percorsi innovativi sulla mobilità elettrica coinvolgendo anche i ragazzi delle classi terze a indirizzo Autoriparazione dell’Istituto cittadino San Gaetano.
La formazione professionale, infatti, di fronte alla globalizzazione crescente, alle nuove tecnologie e ai temi della sostenibilità, dal cambiamento climatico alle energie alternative, deve affrontare grandi sfide a livello europeo, tra cui la richiesta di maggiori competenze che vanno ben oltre il tradizionale profilo scolastico. Nel contempo, la formazione professionale dovrebbe riuscire ad attirare un numero maggiore di studenti, soprattutto grazie all’utilizzo di nuovi metodi di insegnamento e alla maggiore accessibilità al mondo aziendale.
Il progetto Learning e-Mobility Plus parte proprio da qui, con l’obiettivo di presentare delle opportunità di cooperazione tra scuole professionali, ricerca e pratica imprenditoriale, per favorire il trasferimento reciproco di esperienze e conoscenze. Il tutto attraverso la collaborazione di nove partner europei, tra i quali si colloca appunto Confartigianato Vicenza.
Come detto, il partenariato vicentino coinvolge anche i ragazzi dell’Istituto San Gaetano e l’Associazione Eurocultura. Da questa collaborazione tra un istituto professionale e le aziende del territorio, il progetto sviluppa sistemi di insegnamento con materiali didattici da utilizzare nelle scuole professionali e nella formazione aziendale. Tali sistemi prevedono il coinvolgimento degli studenti, futuri lavoratori qualificati, e delle aziende, per testarne l’idoneità. In pratica gli studenti, accompagnati dagli imprenditori, stanno lavorando alla realizzazione di “moduli formativi” per l’elettromobilità che siano utili sia alle aziende del comparto, per l’aggiornamento professionale degli operatori, sia ai ragazzi stessi, per avvicinarsi al mondo del lavoro e appassionarsi alla mobilità sostenibile, anche tramite i kart elettrici che stanno sviluppando.
Il professore Michael Lindemann, coordinatore scientifico del progetto, lo riassume così: “Teoria e pratica vanno di pari passo e sia gli artigiani che gli accademici beneficiano di questa collaborazione. La conoscenza e l’abilità degli artigiani si espande grazie all’inserimento di nuove specializzazioni e, al tempo stesso, gli accademici possono avere un’infarinatura delle tecniche utilizzate nella mobilità elettrica. Indubbiamente questo nuovo approccio fa fronte alla necessità di trovare soluzioni europee comuni e valide in futuro”.
Avviato nel 2014 proprio da un’iniziativa di Meccanici, Autoriparatori e altri artigiani del settore, il progetto chiuderà nell’agosto del 2016. A febbraio saranno presenti sul territorio vicentino undici rappresentanti dei partner esteri e a fine maggio ci sarà la presentazione dei risultati.