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I CARROZZIERI DI CONFARTIGIANATO PROCLAMANO LO STATO DI MOBILITAZIONE CONTRO LA RIFORMA RC AUTO

I Carrozzieri di Confartigianato non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione. Tentativo che è scritto nero su bianco nella riforma dell’Rc auto contenuta nel Disegno di legge Concorrenza presentato dal Governo il 20 febbraio. I Carrozzieri di Confartigianato partono quindi al contrattacco. L’Assemblea della categoria, riunita a Roma il 7 marzo, ha proclamato lo stato di mobilitazione contro le minacce alla libertà d’impresa e alla libertà di scelta dei consumatori. Nei prossimi giorni la battaglia dei Carrozzieri continuerà sul fronte parlamentare, con una serie di proposte di modifica alle norme del disegno di legge concorrenza. Il nodo centrale da correggere riguarda il cosiddetto risarcimento ‘in forma specifica’: i consumatori devono poter scegliere liberamente l’officina di fiducia presso la quale far riparare il veicolo incidentato, senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione. Altrimenti, di quale liberalizzazione parla il Governo? La mobilitazione si svolgerà in tutta Italia con una serie di iniziative organizzate a livello territoriale per sensibilizzare imprese, consumatori, istituzioni sui rischi della riforma presentata dal Governo. “Organizzeremo mobilitazioni locali – spiega il Presidente dei Carrozzieri di Confartigianato Silvano Fogarollo – per coinvolgere anche i consumatori e far per capire loro quali sono gli effetti di questa ‘bomba’ che distrugge il lavoro e anche gli interessi dei cittadini che non possono più decidere con la loro testa quale carrozziere scegliere”. Iniziative a tutto campo, quelle decise dai Carrozzieri di Confartigianato, in nome di un settore che conta oltre 18.000 imprese artigiane e che negli ultimi anni ha subito pesantemente gli effetti della crisi. Basti dire che nell’ultimo anno, il numero delle carrozzerie è diminuito dell’1,6%. Il bilancio è ancor più negativo per tutto il settore dell’autoriparazione che, tra il 2011 ed il 2014, ha registrato una riduzione di fatturato dell’8,1%, pari a 1,2 miliardi di euro in meno, e nel 2014 ha visto un calo dell’1,3% delle aziende artigiane.